Nino Germanà sui parchi

“In questo momento stiamo discutendo in Commissione Ambiente la riforma dei parchi e, nella fattispecie, l’analisi di quanto fino ad oggi si è reiterato nel lassaiz  faire generale è la prima cosa che emerge dalle osservazioni dei dati”, così il deputato regionale del Nuovo CentroDestra, On. Nino Germanà che, nei giorni scorsi, aveva già espresso la propria opinione circa il Parco dei Nebrodi.

“In una situazione in cui spesso mancano anche i soldi per garantire la regolarità degli stipendi ai dipendenti, mi chiedo come si possa pensare ad ampliamenti. E allo stesso modo mi domando come si possa pensare a realizzare un nuovo parco”. Di questi ultimi giorni la notizia relativa la volontà di istituire il Parco dei Peloritani a cui la Regione ha dato pubblicamente il proprio beneplacito.

“Guardando alla vita dell’Ente già esistente, non posso fare a meno di domandarmi quali benefici abbiano, sin qui, tratto realmente i Comuni facenti parte del Parco dei Nebrodi. Francamente mi vengono in mente soltanto delle deficienze: penso ad esempio ai vincoli che hanno imposto limitazioni importantissime all’attività venatoria, con una seria ricaduta sulla microeconomia di quei comuni per cui ha sempre rappresentato uno tra i principali settori.

Certo sarebbe bello pensare a delle aree tutelate che però, si badi, non vuol dire intoccabili e da guardare da oltre un vetro ma fruibili a chi voglia goderne, a chi voglia investirvi del capitale, chi voglia crearvi qualcosa di interessante. Abbiamo la malsana idea che area protetta significhi zona da tenere in ovatta. Non è così e ce lo dicono grandi geografi e addetti ai lavori di tutto il mondo. L’unico diktat -e dovrebbe essere così sempre e comunque, a mio avviso- è agire sempre nell’interesse dell’ambiente e del territorio.

E così mi interrogo su quanto sia opportuno creare false aspettative in chi legge nei proclami dei sostenitori di questo progetto, una grande chance per il nostro territorio giacché nulla pare offrirgli se non recinzioni e limitazioni. Sono da sempre il primo a sostenere la forza dell’unione territoriale -un esempio su tutti è la mia posizione sull’area metropolitana- ma perché nessuno ammette che non ci sono che belle parole?

Perchè nessuno riconosce che, fino ad ora, i Parchi sono stati buoni solo a far da carrozzoni e stipendifici in favore della politica delle promesse, quella che -in assenza di progetti- ha elargito incarichi, consulenze e posti di lavoro per mantenere il consenso? Beh, la mia onestà intellettuale non mi permette di non considerare certi aspetti e mi stupisce constatare l’ingenuità -improvvisamente- sbocciata in taluni che non sembrano esser stati sfiorati da certi legittimissimi quanto ovvi quesiti”.

“Se arriverà in aula un eventuale ddl avente per oggetto la istituzione del parco dei Peloritani  il Ncd – conclude il deputato – attiverà ogni mezzo affinché venga bocciato dall’Aula di Palazzo dei Normanni”.

 

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