Belmonte Mezzagno (PA): Controlli dei carabinieri, due denunciati per ricettazione

Nella giornata di ieri i Carabinieri della Stazione di Belmonte Mezzagno hanno denunciato in stato di libertà, due persone con l’accusa di furto aggravato e ricettazione.

Il territorio del comune di Belmonte, nei mesi tra marzo e giugno di quest’anno, era stato fatto oggetto di alcuni furti in abitazione. Tra la merce trafugata, anche alcune carte di credito, asportate in tre diversi colpi messi a segno a distanza di poche settimane, l’uno dall’altro, e utilizzate per l’acquisto di elettrodomestici nel capoluogo.

È proprio dalla visione delle immagini a circuito chiuso dei negozi ove erano stare utilizzate le carte, che i militari della Compagnia Carabinieri di Misilmeri hanno dato avvio alle indagini che hanno permesso di giungere al riconoscimento ed al deferimento all’Autorità Giudiziaria di M.a. classe 1961 con precedenti per reati contro il patrimonio e del figlio, M.g. classe 1989, incensurato, entrambi nati e residenti a Palermo.

I due sono stati fermati da una pattuglia del Comando Stazione di Belmonte Mezzagno, mentre erano a bordo della loro autovettura BMW. La perquisizione, successivamente estesa anche presso la loro abitazione, ha permesso ai Carabinieri di rinvenire numeroso materiale rubato, che era stato denunciato negli ultimi mesi da cittadini belmontesi vittime di furti in abitazione.

I militari della Stazione di Belmonte Mezzagno hanno anche recuperato dell’altro materiale riconducibile a quello acquistato presso altri negozi di elettrodomestici di Palermo, come ad esempio uno stereo marca “Hardstone”  trovato montato all’interno della loro BMW, una tv marca “Sharp” da 39” rinvenuta nella stanza da letto degli odierni denunciati, un ferro da stiro, una sega circolare marca “Newton”, una sega elettrica marca “Kiaritz”, due smerigliatrici, un martello pneumatico ed altro ancora.

I Carabinieri della Compagnia di Misilmeri hanno già dato avvio all’attività di restituzione di buona parte del materiale rubato ai legittimi proprietari contattandoli direttamente e risalendo a loro attraverso la descrizione degli oggetti trafugati rilasciata dalle stesse vittime in sede di denuncia.

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