“Chi sporca paga”. Avviato il piano “Palermo Pulita”

Si è svolto stamani presso il Comando della Polizia Municipale di via Dogali, un incontro tra una delegazione di Social Street Palermo, composta da Angelo Zito, Simone Tirendi e Rosa Tinnirello e il Comandante della polizia municipale, Vincenzo Messina e il presidente di RAP, Sergio Marino. L’incontro segue quello svolto alcuni giorni a Villa Niscemi quando Social Street Palermo aveva presentato al sindaco Leoluca Orlando una petizione con circa duemila firme di cittadini per la campagna “Chi sporca paga”.

Il Comandante e il Presidente di Rap hanno confermato ai rappresentanti di Social Street Palermo – in linea con quanto affermato dal sindaco Orlando – la disponibilità a cominciare un percorso di collaborazione, condividendo la necessità di sensibilizzare i cittadini per rendere Palermo più bella e più pulita, individuando alcune zone sperimentali della città per il contrasto del fenomeno della sporcizie e dell’incuria.

La prima zona in cui nei prossimi giorni sarà intensificato il controllo della polizia municipale e il servizio di raccolta straordinaria effettuato dalla Rap è stata individuata da via Sant’Onofrio, via Judica fino a via Gianferrato, comprendente quindi piazza Beati Paoli e Piazza Sant’Onofrio, dove, da domani inizierà anche una campagna di sensibilizzazione sul territorio attraverso la segnalazione al gruppo Social Street Palermo e con gli strumenti di comunicazione della rete.

Durante l’incontro, è stata, infatti, presentata una App, che si chiama “Palermo Pulita”, realizzata dall’agenzia di comunicazione Altraforma, scaricabile gratuitamente. Attraverso tre passaggi, “Clicca”, “scatta”, “Segnala”, verrà caricata sul server una foto geolocalizzata della singola segnalazione da parte del cittadino in modo totalmente anonimo. Si potrà scegliere se segnalare una discarica abusiva, un rifiuto pericoloso, un rifiuto urbano o un danno all’arredo urbano. I dati statistici raccolti dalle segnalazioni degli utenti, verranno mostrati sotto forma di “density map” per capire quale zona è più sporca o disagiata.

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