HSR-Giglio, arrivano i sigilli al laboratorio. 40 i milioni di euro sequestrati

Proseguono le indagini sulla maxi truffa all’Ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù,  LABORATORIO DI TECNOLOGIE ONCOLOGICHE HSR-GIGLIO. (http://cefaluweb.com/…/truffa-danni-san-raffaele…/)

Dopo i 12 milioni di euro sequestrati alla società e ai suoi legali rappresentanti alla fine del mese di luglio, sono ora stati sequestrati altri beni e disponibilità finanziarie per un totale di 40 milioni di euro. Sono stati apposti i sigilli all’intero complesso del laboratorio ed è stata bloccata anche l’erogazione delle quote residuali di contributi concessi alla società (circa 9 milioni di euro).

Le indagini si sono basate su tre domande di finanziamento pubblico per un totale di 36 milioni di euro (più della metà già erogati) che dovevano servire alla realizzazione di programmi di ricerca da svolgersi nel complesso cefaludese. Durante le indagini è emerso che la società ha falsamente rendicontato costi relativi ai programmi di ricerca gonfiando le ore lavorate dei dipendenti, la sede di svolgimento dei progetti per gran parte della sua durata non fu Cefalù ma Milano. In pratica Cefalù sarebbe servita solamente ad ottenere maggiori contribuzioni rispetto a quelle già previste e concesse.

 I reati ipotizzati sono truffa aggravata ai danni dello Stato e dell’Unione europea e falso in atto pubblico.Tra i coinvolti nell’inchiesta ci sono l’ex Ministro Fazio (rappresentante legale dal 2005 al 2008), Antonio Emilio Scala (attuale Rappresentante del Laboratorio) e Maria Cristina Messa (Responsabile dei progetti di ricerca e formazione), i tre sono accusati di aver percepito cospicue somme attraverso la società LATO.

 

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