L’opposizione di Castelbuono contro il Sindaco Tumminello: vietato informare?

Castello di Castelbuono_001Cari Concittadini, comunichiamo con grande rammarico che, il Sindaco Tumminello e la sua Giunta non hanno autorizzato la nostra richiesta, di tenere giorno 11 agosto in Piazza Margherita un’assemblea pubblica nella quale avremmo voluto confrontarci con voi ed altri rappresentanti istituzionali riguardo politiche nazionali e regionali che oggi stanno investendo tutti noi (riforme costituzionali, legge elettorale, riforme economico-sociali e della pubblica amministrazione): questioni molto importanti che interessano anche la nostra comunità.

Dalla nota inviataci dal Sindaco, prendiamo atto, ancora una volta, della mancanza di volontà al rispetto delle regole democratiche. La spiegazione della nota è a dir poco esilarante: ”evitare disagi ai numerosi turisti, alle attività commerciali e soprattutto permettere ai numerosi concittadini di conservare la sana consuetudine di intrattenersi in piazza in piena serenità nel periodo delle vacanze”. Il concetto di politica che ha questa Giunta è a dir poco scandaloso, la politica è proprio lo strumento che, attraverso l’informazione e il confronto porta alla serenità, se è fatta senza salvaguardare interessi particolari. Da quando la politica è disagio? Anche il pretesto di tirare in ballo i commerciati è una scusa che non regge. Ci chiediamo, infatti, se hanno pensato a loro quando hanno aumentato le tasse o quando non hanno mai attuato nessuna politica a loro sostegno.

Qualcuno, che non ha altre spiegazioni politiche da dare, ci dirà, come sempre, che abbiamo “il dente avvelenato perché abbiamo perso le elezioni”. E’ vero noi abbiamo perso le elezioni e proprio per questo sentiamo e abbiamo il dovere, per il ruolo che ricopriamo, nel rispetto delle Istituzioni e dei cittadini, di vigilare, di informare e di fare politica in mezzo alla gente. Così come facevamo quanto governavamo. Il resto sono polemiche inutili.

La verità, purtroppo, è che il Sindaco e la sua Giunta vogliono mettere il bavaglio con mezzi a dir poco inauditi per il nostro paese, dove la libertà di espressione è sempre stata un baluardo. Ed infatti, è dal periodo fascista che ad una forza politica venisse impedito di svolgere un’iniziativa pubblica. Dovrebbero sapere che la Piazza, appartiene alla Comunità e che è, a maggior ragione nel periodo estivo, il luogo ideale per il libero confronto.

Non grideremo all’attentato alla libertà di espressione perché non possiamo prendere sul serio chi non è mai entrato in sintonia con la comunità che amministra.

Il capogruppo consiliare
Giuseppe Fiasconaro
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