Cisl su visita Renzi: “per le aree industriali servono investimenti veri e investitori seri, si passi dalle parole ai fatti”

matteo_renzi“E’ stata senza dubbio significativa la presenza del Presidente del Consiglio Renzi a Gela e Termini Imerese nel giorno della vigilia di ferragosto, ma questo è solo il punto di partenza, serve una straordinaria capacità di scelte concrete, un’azione comune fra governi nazionale e regionale per garantire in tempi rapidi l’arrivo di investimenti veri e investitori seri in queste aree”. Ad affermarlo al termine della visita del Presidente del Consiglio Matteo Renzi in Sicilia, a Gela e poi a Termini Imerese, sono Maurizio Bernava Segretario regionale Cisl Sicilia e Mimmo Milazzo Segretario Cisl Palermo Trapani. “Come sindacato vorremmo discutere di investimenti veri e reali e continuare a fare la nostra parte in un lavoro comune che deve avere come obiettivo l’aumento della capacità attrattiva di Termini e tutte le aree industriali in sofferenza. Renzi sappia che il sindacato siciliano ha sempre mostrato ampia disponibilità nell’impegno di affrontare tutti insieme la questione delle innovazioni e conversioni industriali, siamo stanchi di vivere di assistenzialismo e di promesse vane sul tema del lavoro”. Bernava e Milazzo aggiungono  “Con la chiusura della Fiat di Termini nel 2009, la Sicilia ha contribuito a rendere competitivo il progetto nazionale della Fiat giovando alla fabbrica Italia, ma aspettiamo ancora di essere ripagati con una vera riconversione industriale”. I due Segretari ribadiscono:  “I tempi sono brevi ormai, si mettano subito in campo azioni al fine di rendere produttive aree come Termini e Gela e far partire investimenti veri;  favorire nelle aree industriali palermitane gli investimenti di gruppi nazionali come Fincantieri e Finmeccanica delle quali il governo è proprietario, tutto ciò darebbe un forte segnale di credibilità e fiducia nelle politiche industriali del paese”.  Sul tema dei fondi europei concludono: “Il governo nazionale coordini tutti gli attori istituzionali coinvolti, è sulle aree industriali dismesse e abbandonate che vanno concentrati i fondi europei affinché vengano messi in campo interventi per la modernizzazione, la messa in sicurezza, il potenziamento delle infrastrutture, aumentando la capacità attrattiva di nuovi investimenti” .

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