Spiaggia Sette Frati, ogni anno la stessa storia

Anche quest’anno la spiaggia “Sette Frati” è stata invasa da gente con l’intenzione di trascorrere, come ormai da tradizione, la notte del Ferragosto in riva al mare davanti ad un falò con amici. Tra una canzone intonata dal musicista di turno con una classica chitarra, ed un’altra però non ci si accorge che i rifiuti prodotti si accumulano. Ai campeggiatori occasionali che hanno preferito dormire in spiaggia, la mattina del 15 li attende il famigerato “pranzo di Ferragosto”. Mentre alcuni (una stretta minoranza) dotati di buon senso civico depositano i propri rifiuti presso i cassonetti allocati nei pressi della spiaggia, altri decidono di lasciare i propri sacchetti in spiaggia convinti del fatto che c’è chi li raccoglierà, c’è chi è pagato per farlo. Ad una settimana dalla festa più attesa dell’estate, abbiamo deciso di fare un giro per le spiagge cefaludesi. Particolare attenzione abbiamo posto appunto alla spiaggia di “Sette Frati” in località Mazzaforno, meravigliosa località sette fratiadorata dai turisti e dove ogni anno, dopo il Ferragosto, rimangono a macerare rifiuti per più giorni. Gente che ama l’ambiente si adopera (per quel che può) a recuperare il litorale, ma quella minoranza non basta. Ed ogni anno ci chiedono “Perché chi di dovere non provvede a ripulire?” o meglio ancora “Perché non si provvede in maniera tempestiva ad evitare tale scempio?”. A Cefalù abbiamo avuto, a detta di alcuni, un Ferragosto come da tempo non se ne vedevano, ma chi di dovere deve essere anche bravo ad assumersi le proprie responsabilità specialmente anche dopo l’evento.

 

Giacomo Lombardo

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