Castelbuono, donazione Cicero-Speciale, Fiasconaro: “quanta approssimazione, superficialità, quanto populismo!”

Quando abbiamo appreso dell’iniziativa per la “presentazione della donazione  Cicero-Speciale” che si sarebbe svolta il 25 agosto, organizzata dalla Biblioteca comunale, abbiamo atteso che la stessa si svolgesse per capire meglio di cosa si sarebbe trattato. Ciò, memori di questioni “aperte” che ritenevamo riguardassero la predetta donazione.

Dopo che siamo venuti a conoscenza del contenuto dell’incontro, permanendo alcune domande, abbiamo rivolto il 30 agosto scorso una interrogazione al Sindaco. Con risposta scritta, perché l’argomento richiede una risposta esaustiva, documentata, completa che potesse essere assicurata da un testo perciò scritto, meditato, chiaro, inconfutabile. Domande al Sindaco, che della vicenda dovrebbe avere piena conoscenza, soprattutto della sua delicatezza, in quanto sono stati posti in essere azioni da parte del Comune.

Ora, noi aspetteremo pazientemente la risposta che fornirà alla nostra interrogazione, perché siamo fermamente convinti che una soluzione va trovata, una strada conducente va percorsa. Ma certamente non potrà essere un’assemblea pubblica! Senza che sia stato diramato alcun invito alle persone che potrebbero offrire un contributo di chiarezza; ma un indistinto invito “a tutti coloro che negli anni, hanno avuto un ruolo, a qualunque titolo, nelle istituzioni comunali e museali ai fini della ricostruzione storica del patrimonio culturale oggetto di lasciti e di donazioni”. E’ questo il modo con cui si vuole affrontare una vicenda importante, seria? Con un’assemblea in cui si potrebbe dire tutto ed il suo contrario. Nell’assenza di alcuni dei protagonisti, peraltro.

Noi abbiamo la convinzione che la Giunta comunale abbia le idee confuse, dimostrando di non conoscere, con l’approfondimento che il caso richiede, ciò che sia successo. E ancor più grave, che non si sia adeguatamente documentata. Avendo, peraltro, la possibilità di leggere documenti, atti, di sentire persone.

 

 

 

ulivo per castelbuonoLa convocazione di un’assemblea, ha un solo significato: affrontare la questione in modo approssimativo. Ciò, ci sconforta e si lascia basiti. Il metodo scelto, ci sembra voglia essere un modo per eludere il problema, per “scansare” le proprie responsabilità di amministratori pro-tempore ed addossarle ad altri. Abbiamo l’impressione che si voglia venire meno al proprio dovere: è questo ha dell’incredibile!

Come insegna la storia, quando non si vuole affrontare e risolvere una questione delicata, tutto si da in “pasto” alla stampa, o si indicono iniziative populistiche.

Noi siamo convinti che occorre mettere attorno allo stesso tavolo le parti, i protagonisti della vicenda; ma facciamolo nella sede istituzionale del Consiglio comunale, con una commissione consiliare che coinvolga responsabilmente quanti possano dare un contributo di chiarezza (specificamente individuabili, compreso il legale del Comune già incaricato di seguire il caso), che possa assumere decisioni (se decisioni devono essere assunte), che possa individuare una soluzione definitiva, autorevole.

ANTONIO TUMMINELLO SINDACO CASTELBUONOAuspichiamo che il Sindaco (nella foto a dx) comprenda la “leggerezza” con cui ha affrontato questa questione. Non può metterci una “toppa” con un iniziativa improvvisata, organizzata per fallire, di un becero e mediocre populismo. Perciò, noi non ci saremo. Non possiamo assecondare le sue incapacità amministrative.

Rispettosi del ruolo istituzionale che ricopriamo, aspetteremo la risposta alla nostra interrogazione e, poi, esprimeremo ai cittadini le nostre valutazioni, nel rispetto delle regole e nell’interesse dell’Istituzione-Comune.

 

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