Cefalù, Tasi: pagamento entro il 16 dicembre in unica soluzione. Resta l’interrogativo “detrazione”

tasiIl legislatore nazionale, con  la legge di stabilità 2014 (L. 147/2013 commi 639 e successivi), ha istituito  l’Imposta Unica Comunale. Il nostro ente, attraverso il consiglio comunale,  nella scorsa seduta avrebbe dovuto decidere – tramite apposito regolamento –  in che misura approvare una delle  nuove imposta che deriva: la TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili) che è, insieme all’IMU e la TARI parte della IUC (Imposta Unica Comunale).

La mancata approvazione del regolamento, e della relativa delibera sulla tassa sui servizi indivisibili, ha prodotto – come già paventato da alcuni consiglieri d’opposizione durante l’ultima seduta consiliare – l’applicazione dell’imposta , al  suo minimo, ovvero all’uno per mille.  La TASI, purtroppo, coinvolge e rende soggetti passivi anche i possessori, cioè chi vive in affitto o in alloggi popolari, che nel caso della cittadina normanna saranno obbligati alla corresponsione del 10% dell’ammontare complessivo del tributo riferito all’immobile occupato.
Quanto si paga

Calcolare la TASI è come calcolare l’IMU; è necessario però prestare attenzione perché, diversamente dall’IMU, le aliquote sono espresse in millesimi.
Esempio:
Due coniugi possiedono al 50% un appartamento con rendita catastale pari a euro 500.
L’aliquota stabilita dal comune di Cefalù è l’1,0 per mille.
I calcoli sono i seguenti:
500 x 1,05 x 160 x 1,0 / 1000 = 84 euro
Ogni coniuge pagherà 84 / 2 = 42 euro

Resta l’interrogativo detrazione, che nel caso dell’Imu è disciplinata del legislatore nazionale mentre per la TASI è previsto che sia il comune, attraverso la delibera, a prevedere delle riduzioni d’imposta a favore di particolari situazioni soggettive e tipologie di nuclei familiari. Cosa che – chiaramente – il nostro municipio non ha avuto modo di fare.

Infine, a poter destare le preoccupazioni sullo stato di salute dell’ente potrebbe essere il mancato gettito fiscale scaturito da questo stato di cose. Com’è noto infatti, il nostro comune è alle prese con un piano di riequilibrio che lascia pochissimi spazi di manovra e nessuno alla creatività. Per il primo cittadino e i suoi consiglieri, i minori incassi potrebbero rivelarsi determinanti nel raggiungimento degli obiettivi previsti dal suddetto piano, approvato dalla Corte dei Conti, per i consiglieri d’opposizione invece, restano sufficienti margini di manovra tali da non costringere i contribuenti a un ulteriore salasso.

Davide Bellavia 

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