Acqua Geraci presenta denuncia verso la Procura della Repubblica di Palermo

acqua-geraci-logoIn queste ore la Società che commercializza l’acqua Geraci, divenuto ormai un prodotto prestigioso delle madonie, ha diramato un comunicato nel quale si evince un atto d’accusa e una denuncia nei confronti della Procura della Repubblica di Palermo, al fine di “accertare con la massima urgenza gli eventuali reati ascrivibili ai funzionari che hanno emesso o prorogato concessioni di acqua minerale e di altri beni pubblici senza gare oppure ai loro colleghi che vogliono negare all’Azienda la proroga trentennale diretta della concessione che, dopo istruttorie ultra ventennali, è stata anche giudicata legittima e preferibile alle istanze di nuove concessioni presentate da altri”. La prospettiva del rilascio di una nuova concessione mediante gara pubblica, effettuata da alcuni funzionari della regione, è da considerarsi, secondo la società geracese un criterio “infondato…” e che rischia di far chiudere un’azienda sana con conseguente licenziamento dei propri dipendenti”. La società “Acqua Geraci” lamenta -continuando nel comunicato- la disparità di trattamento visto che sia in Sicilia che in altre Regioni sono state rilasciate, prorogate, potenziate ed ampliate diverse concessioni di acqua minerale senza alcuna gara, fatto che risulterebbe consentito da leggi interne e norme comunitarie, ma a quanto pare non applicabile per la società delle madonie. “E’ innegabile che la Regione può accordare la proroga trentennale della nostra concessione se non vuole continuare a discriminarci ingiustamente. Diversamente dovrà dichiarare l’immediata inefficacia di tutte le concessioni di beni pubblici rilasciate senza gare negli ultimi anni, denunciare chi ha omesso tale procedura per abuso d’ufficio e risarcire i danni arrecati ai concessionari decaduti, compromettendone gli investimenti e incrementando la disoccupazione”. –dice Giuseppe Spallina- Amministratore di “Acqua Geraci”.

Giacomo Lombardo.

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