Culotta: “Sul villaggio turistico di Pollina c’è un importante investitore internazionale”

“La notizia positiva è che attorno al villaggio turistico di Pollina c’è un grande interesse sia di imprenditori italiani che stranieri e in particolare, di un importante investitore internazionale”. È quanto afferma il sindaco di Pollina e deputato del Pd, Magda Culotta, al termine del vertice che si è tenuto questa mattina al Ministero per lo sviluppo economico e che ha avuto come oggetto proprio il futuro del villaggio Valtur di Pollina.
Dall’incontro – a cui hanno partecipato Cgil, Cisl, Unicredit Leasing, Invitalia e Comune di Pollina – è emerso l’interesse per la struttura da parte di importanti operatori turistici.
“Serve un enorme sforzo – prosegue il sindaco Culotta – per far sì che questa vicenda possa concludersi con un esito positivo. Noi abbiamo sempre auspicato l’arrivo di un imprenditore sano che riqualifichi la struttura e che rilanci il turismo e l’occupazione nel nostro territorio, dove più che in altri si scaricano fortemente gli effetti della crisi”.
La quasi totalità dei lavoratori del villaggio di Pollina, erano dipendenti a tempo determinato, cosiddetti stagionali, dunque non conteggiati nella procedura di amministrazione straordinaria a cui era stata ammessa la Valtur Spa. Quindi, oltre a non essere assorbiti nella nuova società che ha rilevato tutto il colosso Valtur, la OroGroup, non hanno mai goduto del beneficio degli ammortizzatori sociali.
L’ultimo tavolo sulla vertenza nazionale Valtur che si è tenuto lunedì scorso, si è concluso con un mancato accordo per i 105 dipendenti dei villaggi vacanze di Capo Rizzuto, Marilleva, Pila, Pollina, Santo Stefano, Sestriere e della sede di Milano. Di conseguenza, dal prossimo mese di dicembre, i 105 dipendenti interessati non percepiranno più la cassa integrazione straordinaria attivata nell’ambito della procedura di licenziamento collettivo.
“Tutto questo – prosegue il sindaco Culotta – dimostra che l’impegno e la sensibilità delle istituzioni a volte non bastano per salvare un’esperienza imprenditoriale e il futuro di decine di lavoratori”.
“Questa vicenda – conclude Magda Culotta – ci restituisce un dato fortemente preoccupante sulla crisi economica generale e, più nello specifico, su quella del comparto turistico. Adesso, per Pollina, serve unire tutte le forze per per restituire al territorio la ‘sua’ perla e ai dipendenti il loro futuro”.

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