Burrafato firma la petizione sull’Autoriciclaggio lanciata da Libera e Gruppo Abele

Libera e Gruppo Abele hanno lanciato nei giorni scorsi una petizione su l’Autoriciclaggio chiedendo al Premier Renzi e al ministro della Giustizia Orlando di rivedere il testo della nuova legge che considera l’Autoriciclaggio un reato indipendente dalla sanzione prevista per i cosiddetti “reati presupposto”. Tale nuova formulazione del disegno di legge – dichiarano Libera e Gruppo Abele – rappresenta l’esatto contrario di quello che serve per combattere la corruzione e la criminalità mafiosa. Reati come corruzione, truffa, appropriazione indebita, evasione fiscale, finanziamento illecito ai partiti infatti, rimarrebbero fuori dalle pene previste per il nuovo reato di autoriciclaggio. Inoltre l’attività dei giudici diventerebbe ancora più difficile anche per i reati più gravi come quelli di mafia. Essi sarebbero infatti, obbligati a dimostrare che quei soldi sporchi sono stati reimmessi nell’economia del Paese e non usati per godimento personale. La petizione chiede una legge sull’autoriciclaggio non “annacquata” e senza ostacoli con pene certe e proporzionate senza inciampi per chi indaga e scappatoie per i furbi. Il sindaco Burrafato ha ritenuto opportuno firmare la petizione affinché i mezzi per combattere la corruzione siano pienamente funzionanti senza sconti o scappatoie per i corrotti e i mafiosi che ostacolano uno sviluppo libero per il nostro territorio e per tutto il Paese.

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