Burrafato sostiene l’azione di don Massimiliano Purpura in nome della legalità e del coraggio delle proprie idee

Totò Burrafato
Totò Burrafato

Nei giorni scorsi a Bagheria sono state scritte alcune frasi intimidatorie contro don Massimiliano Purpura proprio di fronte alla canonica. “Padre Purpura parla poco, sei un pagliaccio”.

Il parroco ha subito denunciato il fatto alla Polizia. La contestazione è dovuta al fatto che la statua della Madonna Immacolata è stata spostata dall’altare maggiore a una nicchia laterale per sostituirla con il Crocifisso (si tratta di interventi autorizzati). Un altro motivo che ha determinato le minacce ritiene – Don Purpura – è stata la decisione di avere sciolto il gruppo dei portatori della Madonna. Tale scelta mira a creare un nuovo gruppo i cui componenti siano persone senza macchia come impongono le norme di pubblica sicurezza – ha specificato Don Purpura – minacciando addirittura di non fare la processione dell’8 dicembre nel caso in cui non si raggiungesse il numero richiesto dei portatori. Parole forti che mostrano coraggio e soprattutto la convinzione che improntare le proprie scelte al principio di legalità è l’unica via da seguire.

“Ho appreso di questa tristissima vicenda – ha dichiarato il sindaco Burrafato – rivolgendosi a don Purpura – sono certo che questo gesto indefinibile farà accrescere, i sentimenti di stima nei tuoi confronti da parte della gente di Bagheria. Il coraggio delle scelte è di pochi, ti sono vicino con convinzione”.

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