Il Cefalù calcio vince ancora 3-1 al Mistretta nel pantano del Santa Barbara

Un noto spot televisivo che va in onda spesso in concomitanza con i match della Domenica recita: “ il calcio è di chi lo ama” , è proprio vero, bisogna essere innamorati di questo gioco per assistere ad una partita nelle condizioni di ieri al Santa Barbara di Cefalù.

Meteo avverso e uno  stadio che versa in una situazione di assoluto degrado, hanno regalato uno spettacolo davvero poco godibile ai pochi presenti accorsi.
La struttura, per gran parte inagibile, non è dotata di copertura alcuna né tanto meno è possibile sedersi in caso di pioggia.Il rettangolo di gioco , nonostante un ottimo impianto di drenaggio, ha una pessima giocabilità con qualsiasi condizione atmosferica e svilisce in maniera irrimediabile l’impegno e la tecnicità dei giocatori più forti.I tifosi, se si fa esclusioni di pochi fedelissimi e addetti ai lavori, sono sempre meno e gli stessi giocatori non negano il proprio disappunto per una struttura che gli impedisce di fare il proprio mestiere nelle condizioni ottimali.

Si premetta che l’obbiettivo di questo sfogo non è trovare un colpevole, poco importa a causa di chi o cosa si sia arrivati a questo punto, adesso che Cefalù ha finalmente una squadra competitiva per salire in “Eccellenza” ci accontenteremmo di una struttura di “Sufficienza” adatta a supportare il salto di categoria, crescere sportivamente è anche , forse soprattutto, questo .

Per la cronaca un Cefalù calcio davvero dinamico batte meritatamente il Mistretta per 3-1.

Dopo un primo tempo giocato principalmente sul piano della fisicità, nel quale gli spiragli per far male sembrano pochi, è il Cefalù a passare al 15′ grazie ad un’ottima incornata di testa di Caronia sugli sviluppi di un calcio di punizione offensivo.

La reazione degli ospiti è rabbiosa anche se si sviluppa solo su calcio piazzato, al 30′ mister Minutella si fa cacciare per aver colpito volontariamente la sfera quando ancora era all’interno del rettangolo di gioco. Pochi minuti più tardi il Mistretta finisce in dieci causa doppia ammonizione di Melidone, giustamente cacciato per somma di ammonizioni.
L’ingenuità costa cara alla squadra amastradina che al 45′,perde un pallone a centrocampo e permette al Cefalù di orchestrare un contropiede mortifero finalizzato da Fazio che batte Musumeci con una gran botta da fuori area. Per il ragazzo cefaludese è  il primo gol in campionato, meritato perchè premia una prestazione da incorniciare, grinta, corsa e qualità.
Prima del riposo però gli ospiti si riportano sotto, Craccò calcia una splendida punizione dai 28 metri che si infila sotto il sette, il punteggio al 45′ è quindi di 2-1.

Fazio golLa seconda frazione è praticamente una partita di pallanuoto, gli ospiti ci provano anche con l’uomo in meno e si rendono cautamente pericolosi, a quel punto mister Minutella fa entrare Sferruzza e Villafranca al posto dei due autori dei gol Fazio e Caronia, con i normanni schierati con un più solido 4-4-2 la partita si incanala verso il 2-1 senza che l’estremo difensore Tarantino debba soffrire più di tanto.
Il gol della sicurezza arriva al 92 esimo con D’amico, il centrocampista, tra i migliori in campo si lancia in un generoso inserimento premiato da un assist al bacio di Sferruzza, piattone ad incrociare e Cefalù che chiude il conto, 3-1.

Con 13 punti in 5 partite il Cefalù calcio scatta in vetta solitaria ma adesso attenzione alla coppa, Mercoledì c’è il Cus Palermo al Santa Barbara, sperando che non piova.

Francesco Petrigna

Foto Matteo Di Fina

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