Palermo, mille imprese chiuse da inizio 2014. Ogni anno 3 mila persone via dalla città

Da Palermo si scappa. Questo il risultato di ricerche pubblicate dalla Camera di Commercio e dalle statistiche sull’emigrazione da inizio crisi. Sono infatti mille le imprese che ogni anno chiudono i battenti nel capoluogo siciliano e si cancellano dai registri: alcune di loro continuano a lavorare nell’abusivismo ma la maggior parte mette la parola fine.

1127 nello specifico le imprese cancellate da gennaio, contro le 694 nuove iscritte – comunque poche di fronte ai numeri di coloro che gettano la spugna- mentre nel 2013 erano state più alte le iscrizioni (716) ma ancor di più lo erano state le cancellazioni (1285). Questo è l’andamento anche negli anni precedenti.

Nn ci sono solo le imprese che chiudono, ma i palermitani stessi che scappano. Secondo i dati del censimento generale emessi dal comune, sono 3 mila ogni anno i cittadini residenti che si allontanano in via permanente da Palermo: forte l’emigrazione verso i paesi dell’area metropolitana e del circondario, dove i paesi sono più vivibili, più sicuri e offrono le stesse possibilità di lavoro (diverso è per altre grandi città che continuano a fare da polo attrattivo per i lavoratori). Negli ultimi 15 anni si è assistito ad un calo progressivo che si è andato però accentuando al perdurare della crisi economica e al crescere della disoccupazione.

Secondo la ricerca “Panormus” il flusso migratorio in uscita dei Palermitani è diretto per il 32% verso altre regioni italiane, in cerca di un lavoro stabile o di condizioni di vita migliori, meno del 10% si è diretto verso altre province siciliane e il 3,5% addirittura all’estero. Anche gli altri capoluoghi di provincia dell’isola registrano, in ogni caso, un progressivo spopolamento.

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