Il cannocchiale della discordia

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foto cannocchiale panoramico (da Facebook)

Analogamente a quanto successe qualche anno addietro con la collocazione della statua di Ruggero al molo, questa volta il pomo della discordia cefaludese è un semplice cannocchiale panoramico installato dall’amministrazione comunale in piazza Marina da pochi giorni. L’arch. Francesca Mancinelli, consulente all’ambiente del Sindaco, comunica che “questo è il primo di due cannocchiali a gettoni, posizionato al Molo di Cefalù, in quanto è uno dei punti panoramici più belli del nostro centro storico, da dove si può godere di una visuale prospettica che abbraccia tutto il golfo su cui si affaccia il Lungomare di Cefalu’, e oltre”. “Il secondo – continua la Mancinelli – andrà collocato sul Lungomare in modo da comprendere una visuale di angolazione che spazia dalla Rocca, con centro storico e Duomo sottostanti, alla punta di S.Lucia, e si sta pensando anche ad un terzo sulla Rocca per una visione dall’alto (anche se ci sono problemi logistici di trasporto per la manutenzione). I cannocchiali in questione sono in comodato d’uso gratuito”. 

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foto cannocchiale panoramico (da Facebook)

L’oggetto della contestazione che si è scatenata sul social network non è però la lesione dello skyline che realizzava la statua,   ma la violazione della privacy di tutti coloro che risiedono o soggiornano in abitazioni o strutture alberghiere prospicienti il lungomare cittadino oppure che prendono il sole sulla spiaggia. Mentre c’è quindi chi plaude all’iniziativa dell’amministrazione, che rende un servizio ai turisti come in tante altre rinomate località e che grazie a questo apparecchio introiterebbe la metà dell’incasso, un altra fetta di cittadini contesta aspramente sul sito Facebook del primo cittadino la collocazione dell’apparecchio in una posizione tale che metterebbe a repentaglio il diritto alla riservatezza delle persone, aprendo le porte a possibili contenziosi legali com’è già avvenuto in quel di Modica. Per tale ragione si propone di cambiare la direzione di visuale del cannocchiale, che dovrebbe puntare esclusivamente sul mare, ma  a questo punto se qualche natante si sentisse spiato? Non resta che smontare l’apparecchio ed impedire che ne vengano installati degli altri, comunicando a tutte le città che ne fanno uso del grave rischio a cui si espongono, Roma, Parigi, Londra, Berlino, Praga siete avvisate! Sarebbe opportuno infine che l’Amministrazione apponesse all’ingresso della città un avviso pubblico che esorti tutti i turisti in possesso di binocoli, video e fotocamere a premunirsi del nulla-osta del Garante della Privacy per immortalare Cefalù, pena salatissime sanzioni pecuniarie. Sic transit gloria mundi.

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