Raddoppio ferroviario bloccato da licenziamenti e subappalti. Sit – in delle organizzazioni sindacali

raddoppio ferroviarioSi parla ormai da anni dell’ormai famoso raddoppio ferroviario del tratto Fiumetorto-Ogliastrillo (nei comuni di Cefalù, Lascari, Campofelice e Termini Imerese), ma il nodo sembra ben lontano dal sciogliersi. Il cantiere per il raddoppio, finanziato per 420 milioni di Euro, doveva infatti essere consegnato già nel 2010, data slittata con una prima proroga alla fine del 2012 quando a causa della grave crisi finanziaria che l’ ha investita “Cefalù 20” ha licenziato 157 lavoratori, ha rinunciato a realizzare l’opera direttamente, ed ha affidato i lavori a tre aziende esterne producendo il rallentamento dell’opera che nel 2014 è ancora ferma al 55% di realizzazione.

Gli accordi siglati dalla società appaltatrice e le organizzazioni sindacali parlavano di una ricollocazione in cantiere di almeno il 50 % dei 157 lavoratori licenziati nel 2012, i cui ammortizzatori sociali cesseranno nel mese di dicembre, ma ancora nessuno di loro è stato riassunto. Proprio per questo motivo Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal e Uil hanno annunciato uno stato di agitazione che si realizzerà in un sit-in giovedì mattina di fronte al cantiere per lo scavo della galleria poggio Santa Maria in caso di risposte negative durante la due giorni di incontri con l’azienda per il riassorbimento dei lavoratori . ” Se gli incontri di oggi e di domani non avranno l’esito sperato metteremo in campo le opportune forme di protesta, i lavoratori non possono più attendere e gli accordi presi innanzi al Prefetto vanno rispettati ” dichiarano i sindacalisti .

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