Cefalù: per il Collegio dei Revisori il comune è KO

municipio-cefalùCefalù-  Non vi sarebbero più le condizioni per procedere al risanamento del Comune di Cefalù, e andare avanti seguendo gli impegni previsti col piano di riequilibrio decennale. Stando a quanto appreso da indiscrezioni, sarebbe pronta una nota redatta dal collegio di revisione di Cefalù indirizzata alla Corte dei Conti, che spiega il fallimento del piano di riequilibrio decennale. A nulla sono valsi i tentativi, e la fiducia ad essi accordata dalla Corte dei Conti, per salvare la città dal default. Un piano d’alienazione troppo generoso, rivelatosi troppo poco attrattivo per risparmiatori e investitori; un ammontare di entrate straordinarie previste, ma non effettivamente riscosse, provenienti dal recupero dei tributi fin troppo ottimistiche, e permessi di costruire. Infine una massa debitoria – in bilancio e fuori bilancio – sempre crescente, hanno messo il comune con le spalle al muro.

Dello stesso avviso dovrebbe essere il ragioniere generale – la cui nota di qualche giorno fa a sua firma non lasciava presagire nulla di buono per il comune – e il collegio di revisione tutto, che in queste ore starebbe dialogando con la Corte dei Conti negoziando i termini della resa di Lapunzina. La colpa – politicamente parlando – probabilmente verrà addossata ai creditori, eppure l’elenco di decreti ingiuntivi e lodi arbitrali trasformatisi in debiti effettivi ed esecutivi è lunga.
Sagre paesane, eventi green e pianti in piazza Duomo non sono bastati per salvare il comune che aveva bisogno di una cura da cavallo che constava di pochi ma efficaci elementi: creare coesione sociale e distensione fra debitori e creditori e soprattutto fra il tessuto imprenditoriale e l’apparato burocratico.

Se la politica nazionale con la scusa che “ce lo chiede l’Europa” ci ha abituati a convivere con termini come spread e austerity che di fatto significano solo sacrifici, nella politica locale la nostra amministrazione ci ha sottoposto a qualunque sacrificio con la motivazione che “ce lo chiede la Corte dei Conti”. Forse sarebbe stato meglio riprendersi il proprio destino e dire “ce lo chiedono i cefaludesi”. Ma questa, purtroppo è un’altra storia.

Questa sera si riunirà il consiglio comunale dove, fra le altre cose, i consiglieri saranno invitati ad approvare altri debiti fuori bilancio. Si tornerà anche a discutere di lottizzazioni per un altro programma di edilizia pubblica convenzionata agevolata in contrada S. Oliva. Viste le recenti tragedie scaturite in tutt’Italia dalle cementificazioni selvaggia non ci resta che sperare nell’onesta dei consiglieri che almeno sappiano mettere una Cefalù flagellata dal dissesto finanziario al sicuro da quello idrogeologico.

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