Termini Imerese a Expo 2015 per valorizzare la tradizione della pasta

expo_2015_logo1In attuazione della Convenzione tra Expo 2015 Spa e Regione Siciliana – Assessorato all’Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca mediterranea l’Amministrazione comunale di Termini Imerese, guidata da Totò Burrafato – ha maturato la scelta di partecipare alla realizzazione del Cluster biomediterraneo.

Expo Milano 2015 sarà un’Esposizione Universale con caratteristiche assolutamente inedite e innovative che intende coinvolgere attivamente numerosi soggetti attorno a un tema decisivo: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Essendo il tema principale quello dell’alimentazione, Termini Imerese ha voluto aderire puntando su un aspetto tipico della propria storia economica e sociale, ossia il ruolo importante che ha avuto nel recente passato, nella produzione della pasta che, è ormai appurato, è nata in Sicilia e nel territorio termitano.

termini-imereseIl passato industriale di Termini Imerese infatti nasce proprio con la presenza dei numerosi pastifici che sino ai primi anni ‘80 hanno prodotto pasta e farina. Per non tralasciare questa importante tradizione nei giorni scorsi è stato firmato un protocollo d’intesa per recuperare la tradizione dei grani siciliani. Termini Imerese ha messo insieme il Consiglio Nazionale dei Chimici (CNC), Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Palermo e Legambiente-Sicilia per avviare una collaborazione operativa al fine di verificare le proprietà organolettiche e nutritive degli antichi “grani siciliani” e dei metodi produttivi tradizionali.

Dalla riscoperta delle antiche colture isolane e degli antichi sapori della cucina siciliana il Comune intende incentivare al contempo la diffusione della dieta mediterranea, sia come strumento di benessere della popolazione, sia come opportunità di impresa in agricoltura. In particolare per ciò

che riguarda il ruolo ricoperto dalla città nel settore cerealicolo si intende valorizzare e promuovere i tradizionali maccheroni locali che le donnemaccheroni preparavano sempre a mano in quasi tutte le case.

Nella richiesta di adesione non sono stati ovviamente tralasciati i cenni storici sulle origini della città, dalla fondazione con la distruzione di Himera ad opera dei Cartaginesi nel 409 a.C. e il consequenziale spostamento degli imeresi nel luogo in cui si trovavano le terme. La presenza del foro, della curia, dell’anfiteatro, del porto, dell’acquedotto Cornelio, la più importante opera di ingegneria idraulica costruita dai Romani in Sicilia, che si può ancora oggi ammirare.

Le Terme e il Museo sono la testimonianza più evidente della grandezza di quella che giustamente fu definita a suo tempo, Civitas Splendidissima. Oltre alla presenza di chiese ed edifici importanti che costituiscono il ricco patrimonio artistico-culturale della città.

A ricordare la tradizione della pasta e dei suoi derivati, da alcuni anni è stata inserita nell’ambito del Carnevale termitano (il più antico di Sicilia) la “Sagra dei Maccarruna ‘nta Maidda.

Sagra dei maccheroni locali che riproduce la tradizione a tavola divenendo momento di festa, d’incontro e di “esagerazione”. Legare la promozione di un antico pasto quale i maccheroni termitani – ha dichiarato l’assessore al Turismo Paolo Cecchetti – in un processo di riscoperta dei grani antichi e degli antichi sapori tradizionali del territorio, con il celeberrimo Carnevale che ogni anno accoglie residenti e turisti, appare davvero un connubio felice”.

In questo contesto l’assessore alla Cultura Donatella Battaglia ha sottolineato: “sempre più la valorizzazione culturale di un territorio passa per un percorso nel quale anche la tradizione dei grani può essere coniugata con i saperi e la storia culturale della nostra città”.

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