Castelbuono, Approvata in Consiglio Comunale la proposta di istituzione delle Zone Franche Montane

Il Comune di Castelbuono ha approvato nella seduta del Consiglio Comunale del 2 Dicembre scorso la proposta di deliberazione avente ad oggetto: “Istituzione Zone Franche Montane”, da trasmettere al Presidente della Regione Siciliana per richiedere di provvedere all’ammissione delle aree montane tra le zone a fiscalità di vantaggio della Sicilia già assentite, nel contesto della procedura di cui all’art. 27 delle Legge 42/2009 e s.m.i.

Tale iniziativa nasce dal fatto che le aree di montagna della Sicilia sono sottoposte ad un processo di abbandono umano ed imprenditoriale, stentano sempre più a sopravvivere e  sono tendenzialmente caratterizzate da carenza di servizi di base quali l’istruzione, la sanità e la mobilità.

Tra queste aree risulta esserci anche la zona Madonie-Termini composta da 28 Comuni, di cui 23 sono piccoli centri prevalentemente collinari e montani, con bassa densità di popolazione, con forti problemi di sviluppo, ma al contempo ricchi di risorse ambientali e culturali su cui si potrebbe e dovrebbe puntare per un rilancio economico.

Una economia quella della Coalizione territoriale Madonie-Termini costituita prevalentemente da piccole imprese che non sono riuscite, purtroppo, ad interrompere il flusso migratorio verso altre destinazione.

Il Comune di Castelbuono, alla luce anche del quadro normativo nazionale e regionale che prevede la concessione di sgravi fiscali e contributivi per le micro e piccole imprese ricadenti nelle cosiddette “Zone Franche Urbane”, ritiene che lo strumento dello sgravio fiscale  possa essere replicato anche nelle zone montane, ed è per questo che insieme agli altri Comuni si è individuato un modello unico di sviluppo sostenibile ed integrato che tende fondamentalmente al raggiungimento dei seguenti quattro obiettivi entro il 2020:

  • riqualificare ed efficientare il patrimonio immobiliare esistente, quale veicolo per il decollo della green economy;
  • realizzare un unico sistema di mobilità urbana “interno” ed sterno” come elemento di dinamizzazione diffusa;
  • garantire la cittadinanza ed accumulare e qualificare il “capitale sociale territoriale”;
  • attrarre 800 nuove imprese e creare 4.000 nuove unità occupazionali qualificate.

Riteniamo anche noi che l’Istituzione delle Zone Franche Montane potrà costituire un elemento essenziale per ridare slancio all’economica dei nostri centri, specialmente in un momento così cruciale e critico come quello che stiamo vivendo.

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