“Cinturano” la vittima sul bus di linea, due arresti a Palermo

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno tratto in arresto per il reato di furto con destrezza,  RUSSO Giuseppe, nato a Palermo, classe 1955 ivi residente e BELLACERA Enrico, nato a Palermo, classe 1965 ivi residente e denunciato un terzo complice L. G. , nato a Palermo, classe 1987, ivi domiciliato per il medesimo reato.

Alle ore 11:00 circa di ieri, in Piazza Indipendenza angolo corso Calatafimi, la vittima G. v. classe 1954, turista Romano a Palermo, mentre era a bordo del bus di linea nr. 389 per recarsi  a Monreale, per una visita turistica alla cittadina normanna, veniva circondato e derubato del portafoglio da tre soggetti di sesso maschile, non curanti del fatto che il loro agire fosse video ripreso.

Dopo poco, i tre si allontanavano dalla vittima e scendevano dal bus; solo a qual punto  lo sfortunato turista si accorgeva  che  il portafoglio, che era solito custodire nella tasca dei pantaloni e che era stato gettato per terra, non custodiva più il denaro (circa 1000,00 euro). Quindi, il malcapitato chiedeva all’autista di fermare il mezzo e, di corsa,  raggiungeva i tre soggetti, che intanto si erano frettolosamente allontanati, riuscendone a bloccare uno, RUSSO Giuseppe, e a chiedere tramite il “112” l’intervento dei Carabinieri.

BELLACERA ENRICOLe “gazzelle” del Nucleo Radiomobile giunte sul posto acquisivano  le registrazioni video dai sistemi di sorveglianza e riconoscevano uno dei complici,  BELLACERA Enrico,  in quanto Sorvegliato Speciale di P.S., raggiungendolo quindi presso la propria abitazione per trarlo in arresto.

  1. G., invece si presentava in Caserma, avendo con il RUSSO Giuseppe un legame di parentela,  ma veniva riconosciuto quale terzo uomo del “gruppo” e pertanto denunciato in stato di libertà.

Le immagini dell’impianto di videosorveglianza consentivano di riscontrare in modo chiaro che era stato proprio quest’ultimo a sottrarre dal portafoglio le banconote rubate.

I due arrestati sono stati tradotti ai propri domicili a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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