Il No alle trivellazioni nel canale di Sicilia anche da Forza Italia Giovani

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del coordinatore regionale di Forza Italia Giovani Massimiliano Cipriano a riguardo delle trivellazioni nel canale di Sicilia. 

trivelle “L’attuale governo – ha detto il coordinatore – nel realizzare le operazioni autorizzate e giustificate dal decreto “SBLOCCA ITALIA”, ha fatto sì che la nostra amata regione diventasse vittima delle grandi multinazionali, le quali, peraltro, hanno intenzione di posizionare le loro piattaforme petrolifere, senza curarsi delle conseguenze dannose che si riverseranno sull’ambiente. Il Governo, però, non può trascurare l’alta pericolosità di queste perforazioni marine e terrestri. Perforazioni che comporterebbero molteplici problemi, colpendo, in primis, l’integrità dei siti marini e terrestri, causando, in secundis, i rischi che derivano dall’inquinamento, fino ad arrivare ai movimenti tellurici. Da quanto rilevato dai progetti presentati dalla ditta “Schlumberger”, – continua – quest’ultima ha l’intenzione di posizionare delle piattaforme tra Capo Passero e Malta e una tra Malta e Pantelleria, non tenendo in considerazione l’impatto devastante che le loro operazioni potrebbero avere  sulle risorse ittiche commerciali, fondamentali per la pesca siciliana.

Si nega che i metodi utilizzati per la ricerca del petrolio siano devastanti, ma ricordiamo che attraverso l’immissione di acqua nel sottosuolo e conseguentemente la pressione immessa tra le faglie si potrebbe causare la rottura del sottosuolo. Si può asserire – conclude – che attraverso queste ricerche si aumenterebbe sostanzialmente il rischio di movimenti tellurici e risulterebbero devastanti per la flora e fauna. Da coordinatore regionale di Forza Italia Giovani, ritengo che la nostra Sicilia non può e non deve essere consegnata nelle mani delle grandi multinazionali che dimostrano di non avere cura e rispetto della nostra terra. Assieme al gruppo di Forza Italia Sicilia faremo in modo di proteggere la nostra amata terra dai grandi tiranni che la vogliono distruggere. A mio avviso occorrerebbe investire sulle energie pulite, sul settore primario e sul settore terziario, dato che la nostra Sicilia in campo del turismo ha tantissimo da offrire. In conclusione di questo accorato appello, rivolgo l’invito al presidente della Regione Siciliana di applicare pienamente ed immediatamente gli articoli 37 e 38 dello statuto Regionale, facendo pagare le tasse previste a tutti gli investitori sul territorio siciliano e pretendendo di lasciare tali proventi a disposizione del nostro territorio.”

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