Burrafato annuncia il rischio dell’emergenza rifiuti

Rischia di tornare l’emergenza rifiuti e il Sindaco, Totò Burrafato ordina ai cittadini, per limitare i disagi, di non conferire i rifiuti e di tenersi la spazzatura a casa. Lo stato di allerta è stato proclamato con una specifica ordinanza emessa dal sindaco, Totò Burrafato che ha riunito un’unita di crisi appositamente convocata per affrontare l’emergenza. Sono stati coinvolti nel vertice operativo il managment di Ecologia e Ambiente e gli uffici comunali interessati (servizio ambiente, comando polizia municipale, protezione civile comunale). La grave situazione è stata determinata dalla chiusura della discarica di contrada Volpe in territorio di Catania, impianto presso il quale vengono smaltiti anche i rifiuti non differenziati della città delle terme. La discarica di Catania, dove non solo il Comune di Termini Imerese non potrà scaricare per una settimana i suoi rifiuti, è stata aperta temporaneamente ad altri comuni siciliani per fronteggiare, in una logica solidaristica, l’incapacità strutturale dell’isola a recepire il conferimento dei rifiuti siciliani.

Senza la discarica gestita dalla Sicula Trasporti, la cui chiusura è stata fissata dall’ordinanza della Regione siciliana per il periodo dal 31/12/2014 al 6/1/2015, per scongiurare potenziali problemi di carattere igienico-sanitario, il primo cittadino di Termini Imerese ha deciso di prendere alcuni provvedimenti contingenti per affrontare la situazione evitando, per quanto possibile, disservizi che rischiano di avere una ricaduta negativa sulla pulizia e l’immagine della città. Non posso che scusarmi per il disagio – ha dichiarato, Totò Burrafato – che rischiamo di vivere in questi giorni di festa. I rifiuti rischiano di tornare ad apparire per le strade di Termini Imerese. Informeremo opportunamente la cittadinanza chiedendo una piena collaborazione per limitare al massimo i disagi. Questa nuova situazione non è dipesa dall’amministrazione comunale ma dalla chiusura delle discarica di Catania .

Il Sindaco, Totò Burrafato – responsabilmente – ha firmato di capo mattina l’ordinanza con cui si vieta l’esposizione e la raccolta dei rifiuti a causa dell’impossibilità di scaricare i rifiuti in discarica. Dunque sarà vietato gettare i rifiuti indifferenziati fino al prossimo 6 Gennaio 2015. E’ pertanto vietato conferire i rifiuti solidi urbani indifferenziati sia nella modalità domiciliare (porta a porta) che in quella di prossimità (cassonetti) dal 31 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015. La cittadinanza dovrà «trattenere tra le mura domestiche il secco indifferenziato sino alla riapertura delle discariche o a nuove disposizioni dell’amministrazione comunale». Saràconsentito invece continuare a conferire, sia nelle modalità domiciliare (porta a porta) che in quella di prossimità(cassonetti), i rifiuti differenziati a base di carta, cartone, plastica e vetro/lattine, questi ultimi solo nelle campane stradali. Una particolare prescrizione – precisa l’assessore delegato, Lelio Minasola – è riservata agli esercizi commerciali, ed in particolare ai supermercati ai quali è tassativamente vietato conferire i propri rifiuti (imballaggi) nei cassonetti stradali, attività peraltro già vietato a norma di legge. Le eventuali  violazioni dell’ordinanza comporterà l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da € 25,00 ad € 500,00 come da art.7 bis del D.Lgs. 267/2000 e s.m.i., oltre alle eventuali ulteriori sanzioni previste per disposizioni di legge specifiche. Dell’ordinanza in questione sarà assicurata la massima diffusione e pubblicizzazione tant’è che è stato attivato al riguardo anche il centro operativo comunale di Protezione Civile che si occuperà di informare la cittadinanza. Il Comando della Polizia Municipale si farà carico sia dell’informazione preventiva ma anche della parte repressiva.

L’amministrazione comunale guidata da Totò Burrafato fa sapere che è in continuo contatto con l’assessorato regionale all’Energia e Rifiuti per conoscere quali provvedimenti sta adottando il Governo regionale per scongiurare l’emergenza rifiuti e l’emergenza sanitaria ambientale.

 

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *