Il derby madonita va al Castelbuono, Cefalù sconfitto in casa

Inizia con un tonfo casalingo il 2015 del Cefalù Calcio che registra  la prima sconfitta interna ad opera di un ordinato e cinico A.S D Castelbuono ben messo in campo da mister Scalia.
Il Cefalù Calcio si presenta con un 4-4-2 molto offensivo con Tomasello e Caronia di punta e Fazio/ Insinna sulle fasce. Il modulo si trasforma quasi un 4-2-4 in fase di possesso che viene ben arginato dal 4-2-3-1 dei biancorossi che nel primo tempo esprimono un buon possesso palla.
I primi 45 minuti di gioco seguono un canovaccio tattico ben definito, gli ospiti provano con azioni manovrate a scardinare la difesa dei gialloblu ma spesso si espongono alle azioni di rimessa.
Per ben due volte i padroni di casa riescono ad impensierire Tarantino facendo partire l’azione con dei semplici lanci lunghi che si trasformano in buone assistenze per le conclusioni di Fazio e Insinna, queste si spengono con un nulla di fatto ma la sensazione è quella che pur non tenendo molto il pallone il Cefalù abbia il controllo del gioco.

Lo stesso Insinna,appena arrivato dal Monreale e subito onorato della maglia numero 10, ha colpito i presenti con qualche giocata di qualità salvo spegnersi nella ripresa eccedendo in manierismi e peccando in qualche caso di egoismo.

La ripresa si apre con la doccia gelata per il pubblico di casa, quando  al 54′ a seguito di due corner consecutivi, il Castelbuono passa in vantaggio grazie alla demivoleè di Falanga che si insacca sotto la traversa rettificando un mischione a centro area.

La reazione cefaludese c’è ed è rabbiosa, per ben due volte D’Amico va vicino al pareggio, prima con un incornata in piena area di rigore, poi con una gran botta di sinistro che l’estremo difensore devia con una parata plastica in calcio d’angolo.

Sembra che sia arrivato il momento per i padroni di casa di controllare la gara, sfruttando magari la maggiore qualità di alcuni  elementi, ma in realtà non si crea più nulla, al contrario, sono i madoniti  a rendersi pericolosi provando delle azioni di contropiede che non si risolvono nella rete dello 0-2 per la mancanza di lucidità nell’ultimo passaggio.
Al 68′ Pirotta, attaccante del Castabuono, si fa allontanare dal campo per delle plateali proteste, con la superiorità numerica i normanni si sbilanciano ed entrano in campo ben tre attaccanti: Sferruzza,Vaiana e l’ex della gara, l’africano Hien ma il risultato non cambia.
L’ultima emozione è al 75′ quando Caronia lascia partire una sventagliata che si spegne pochissimo sopra la traversa regalando l’illusione del gol.

Il finale è un assalto all’arma bianca che non fa paura alla retroguardia Castelbuonese, quest’ultima serra i ranghi e porta a casa un risultato fondamentale per la rincorsa al primo posto che ora dista una sola lunghezza.
Gioia pura per i molti tifosi ospiti giunti al Santa Barbara che portano a casa un derby molto sentito e hanno dei buoni motivi per aspirare alla promozione diretta.
Tutt’altra analisi va fatta per i padroni di casa, la classifica inizia a non essere più benevola con la squadra della perla del Tirreno che potrebbe scivolare addirittura al sesto posto  in base ai risultati di oggi di Merì e Mamertina.
Serve un’inversione di tendenza, ma soprattutto serve ritrovare fiducia e ricompattare l’ambiente, si prospettano giorni di duro lavoro per una squadra chiamata da stagioni al salto di qualità ma che si scioglie spesso sul più bello.

 

Francesco Petrigna

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