Forzano un appartemento: arrestati dai Carabinieri

carabinieriNella tarda mattinata di martedì è giunta una telefonata al 112 nella quale veniva segnalata la presenza di alcune persone sospette in via Gustavo Roccella alll’altezza del civico 265.

Giunte sul posto due gazzelle del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale dei Carabinieri di Palermo, i militari sorprendevano quattro uomini all’interno di un appartamento al pian terreno della palazzina “E” mentre gettavano della mobilia dalle finestre, parte della quale già sparsa nel piazzale antistante.

I quattro venivano identificati in: TRE RE Fabrizio palermitano classe 1990, LO GELFO Nunzio 1991, ALIOTO Gaetano palermitano classe 1988, FRESCHI Nunzio palermitano classe 1987.

Alla richiesta dei Carabinieri dei motivi per cui fossero nell’appartamento, TRE RE Fabrizio riferiva di essere entrato nell’immobile aiutato dai suoi amici per pulirlo, occuparlo e successivamente abitarlo con la sua famiglia.

I militari constatavano che i quattro avevano forzato la serratura del portone dell’androne dello stabile, così come pure il portoncino dell’immobile interessato che presentava analoghi segni di effrazione all’altezza della serratura. Tra i vari attrezzi utilizzati per l’effrazione, posti sotto sequestro, i militari rinvenivano un martello da fabbro, e tre cavi elettrici collegati tra loro a modi prolunga e collegati ad una presa elettrica nell’androne condominiale fino all’appartamento.

La proprietaria contattata dai Carabinieri, in sede di denuncia, rappresentava che l’appartamento era libero da circa un anno e mezzo, e che già il 3 gennaio scorso era stata avvisata dai condomini di un tentativo analogo, ma che in quell’occasione, la porta d’ingresso del suo appartamento era stata forzata e lasciata socchiusa.

I quattro, volti noti alle forze dell’ordine, venivano condotti in caserma e tratti in arresto con l’accusa di violazione di domicilio e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria sottoposti alla misura degli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima presso il Tribunale di Palermo. Dopo la convalida degli arresti i quattro sono stati rimessi in libertà in attesa del processo.

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