Termini imerese, sempre più numerosi i furti di energia elettrica

Prosegue l’opera delle forze dell’ordine contro i furti di energia elettrica e gli allacci abusivi alla rete Enel, diventati sempre più numerosi sul nostro territorio.

Solo nella giornata di ieri diversi fermi. A Termini Imerese i Carabinieri hanno fermato due fratelli di 31 e 41 anni, dopo un attento sopralluogo all’impianto con la consulenza di tecnici specializzati che hanno accertato la manomissione dell’allaccio.

Tale sistema consentiva un abbattimento dei consumi pari al 90% per un danno superiore ai 3.000 euro, nella considerazione che all’interno delle abitazioni erano presenti diversi elettrodomestici che sebbene il contatore venisse disattivato rimanevano in funzione. I due fratelli sono stati tratti in arresto e posti agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo. Dopo la convalida degli arresti, sono stati sottoposti alla misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Fermata a Bagheria una donna 37 enne, che aveva messo a punto un allaccio abusivo alla linea manomettendo il contatore. Per lei sono scattate le manette ed è stata  tradotta presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari in attesa del rito per direttissima presso il Tribunale di Termini Imerese. Dopo la convalida dell’arresto, la donna a seguito del rito abbreviato, è stata condannata alla pena di 4 mesi da scontare agli arresti domiciliari ed alla multa di 200,00 euro.

Altri due uomini in manette anche ad Altofonte: il primo  aveva il proprio  esercizio commerciale allacciato  direttamente alla rete elettrica mentre il secondo aveva apposto un magnete sul contatore, tale da abbattere i consumi di circa il 92%. Per entrambi i commercianti, titolari di due distinti negozi in centro, la spesa energetica era irrisoria o addirittura inesistente, nonostante entrambi fossero dotati di numerose utenze, necessarie ed indispensabili, allo svolgimento delle loro attività. I due sono stati rimessi in libertà in attesa del processo.

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