Cefalù: In sei fuggono dall’ottava firma alla sfiducia

 

Sala delle Capriate

Avremmo potuto definirli i magnifici sette i consiglieri che si sono proposti per firmare la sfiducia al sindaco Lapunzina o anche sette firme per sette consiglieri sempre per restare in tema cinefilo. Invece alla voglia di questi, di avviare il dibattito in sede consiliare, si contrappone il silenzio di altri che si sottraggono dall’apporre il loro nome al documento politico che proporrebbe la sfiducia all’amministrazione cefaludese. Corre voce che da diversi giorni un gruppo di consiglieri sia intenzionato a presentare la mozione di sfiducia al sindaco di Cefalù. Per poter però discutere l’argomento in consiglio comunale occorre che il documento sia presentato da almeno otto persone.

Lapunzina quindi potrà continuare a dormire sonni tranquilli perché, fino ad ora, i firmatari della sfiducia parrebbe che siano solo sette. Tra gli oppositori del primo cittadino c’è quindi chi non è disposto ad esporsi. Lapunzina si troverebbe allora con una sorta di maggioranza forte che può contare ben tredici consiglieri. Gente che non lo appoggia a viso aperto ma che di fatto si trova a dargli anche in questo caso un cospicuo aiuto. E’ lecito dunque chiedersi chi o cosa spinga i consiglieri a non voler presentarsi in aula per dibattere una possibile sfiducia al sindaco. Nessuno, tra l’altro, in consiglio fa cenno al bilancio di previsione che mai è arrivato sui banchi di Sala delle capriate.

 

La città intanto attende inerme il dissesto e molteplici risposte che il primo cittadino non ha ancora fornito. Pertanto seguento l’adagio latino del “repetita iuvant” torniamo a ricordare a Lapunzina quali fossero gli interrogativi che ormai da diversi mesi gli poniamo. Sindaco la invitiamo dunque a dire cosa e se le ha risposto il signor prefetto alla sua missiva richiedente chiarimenti sulla fondatezza della ipotesi di infiltrazioni mafiose nell’affidamento diretto dei lavori pubblici? Sindaco la invitiamo ancora a raccontare perché non ha dato risposta alla compagnia telefonica che le ha chiesto di ritirare il bando del Mepa per la Ztl, ritenendo lo stesso illegittimo? Sindaco perché non ha formulato risposta alla cittadinanza e a Lega Ambiente riguardo all’avvio dei lavori di erezione dell’antenna di Santa Lucia, iniziati in seguito alla procedura del silenzio assenso, quando è invece prassi che nella nostra città si inviino ordinariamente diffide a chi avvia i lavori con la semplice Dia? Sindaco potrebbe dire perché non è stato presentato il bilancio di previsione 2014? Sindaco ci dica perché la sua amministrazione e la cittadinanza non siano da reputarsi feriti nella dignità, tanto da averla spinta a non costituirsi parte civile in un procedimento relativo al voto di scambio nelle ultime elezioni amministrative? Sindaco perché non ha ancora revocato la convenzione alla ditta che gestisce i parcheggi a pagamento come ha sempre sostenuto da consigliere? Sindaco ci dica infine perché ad oggi non si è dimesso, non avendo maggioranza in consiglio, così come invece più volte aveva chiesto di fare a Pippo Guercio quando si trovava nelle sue stesse condizioni? E’ la città ad attendere queste risposte non la nostra testata.

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