Pollina: a tutto PAES

Il Patto dei Sindaci è l’iniziativa della Commissione Europea che ha l’obiettivo di coinvolgere attivamente le città europee in un percorso proiettato verso la sostenibilità energetica ed ambientale. Pollina aderisce al patto e di conseguenza al progetto P.A.E.S. (Piano di Azione per l’energia sostenibile) già dal 30 maggio 2013 con l’impegno di ridurre almeno del 20% le emissioni di Co2; ma  l’autorità locale pollinese vuole fare di più e si impegna programmaticamente con i propri cittadini e con la Comunità Europea per obiettivi più alti, come affermato dal sindaco Magda Culotta: << Anche se l’obiettivo del PAES è di raggiungere una riduzione minima del 20% di emissioni di Co2, i nostri interventi puntano alla percentuale massima di riduzione, ovvero del 74 per cento». I primi passi in questo senso riguarderanno una serie di azioni che prevedono l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili già dopo i primi 3 anni, soprattutto per quanto riguarda la mobilità: infatti saranno acquistati mezzi elettrici sia per la popolazione locale che per i turisti, saranno sostituiti i due veicoli a benzina del parco auto comunale e installate delle isole per la ricarica dei mezzi elettrici, intervenendo sensibilmente anche sull’ illuminazione pubblica stradale e acquistando, per l’alimentazione degli edifici pubblici, energia elettrica verde, proveniente da fonti magdarinnovabili certificate Recs (Renewable Energy Certificate System). L’intero progetto rappresenta un’occasione fondamentale per il comune madonita che si porta al passo anche di altri paesi, come il comune di Gangi, che hanno intrapreso lo stesso percorso. Giovedì in sede di Consiglio comunale si auspica all’approvazione del piano per il quale saranno investiti fino a 3 milioni. «I vantaggi che arriveranno dal Piano di Azione per l’energia sostenibile – aggiunge Magda Culotta – saranno molteplici e su più fronti, perché oltre ai benefici per l’ambiente e per la salute pubblica, si otterranno anche economie per i bilanci comunali e risparmi per le tasche dei cittadini. Che, in tempi di crisi, non guasta».

 

Sofia D’Arrigo

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