Formazione professionale. Lettera al Presidente della Repubblica

Illustrissimo Signor Presidente Mattarella,

formazioneLe scrivo nella qualità di Presidente di Confap – Confederazione Nazionale Formazione Aggiornamento Professionale” a nome di tutti gli Enti di formazione professionale di ispirazione cristiana  che operano nella Regione Sicilia. Prima di esporLe la motivazione di questo nostro scritto desideriamo augurarle Buon Lavoro per il mandato che Le è stato conferito in rappresentanza di tutto il popolo italiano, fiduciosi e certi  che sarà svolto all’insegna di  quei Valori che già l’hanno distinta in altri ruoli e dei quali   molti Italiani hanno bisogno: così come i Giovani della nostra e Sua amata Sicilia.

Il nostro appello, a Lei rivolto  con il Cuore pieno di amarezza, parla proprio di Giovani, tanti Giovani, ai quali la Regione Siciliana impedisce di dare seguito alla loro vocazionale scelta di formazione. La Regione Siciliana ha dimostrato nel corso degli anni, e in quest’ultimi tempi ancor di più, una non efficiente organizzazione e grave carenza di attenzione nei confronti di quei  Giovani che scelgono di spendersi nella Formazione Professionale trattandoli, di conseguenza, come Giovani “diversi, di serie B”.

Infatti, nonostante le incessanti richieste di incontri con gli organi istituzionali della  Regione Siciliana, con Organismi politici istituzionali, nazionali e regionali, nonostante le molteplici manifestazioni di Operatori della Formazione Professionale (che da 17 mesi non percepiscono stipendio pur continuando a svolgere con professionalità il proprio lavoro) e di Allievi con le rispettive Famiglie, la situazione di grave stallo venutasi a determinare sembra non trovare risposta con conseguenze, ormai, irrecuperabili:

–          i ragazzi di 14 anni, in obbligo scolastico-formativo, si vedono negata la possibilità di partecipare ai percorsi di formazione professionale con elevate potenzialità, quindi, di andare  ad incrementare il bacino, già troppo vasto, dei dispersi, dei neet, e forse anche della criminalità giovanile;

–          la scelta, quanto mai gravissima, da parte della Regione Siciliana di avviare solo il 30% dei corsi di obbligo formativo presso i Centri di Formazione accreditati e, al fine di recuperare finanziamenti dal Piano “Garanzia Giovani”  solo a favore dei ragazzi di 15 anni, negando a quasi  5.000 ragazzi in obbligo scolastico, il diritto di conseguire una qualifica professionale all’indomani della fuoriuscita dalla Scuola Secondaria di Primo grado;

–          le annualità dei percorsi di Formazione Professionale hanno avvio con un ritardo gravissimo di anche più di sei mesi rispetto alla scuola, con grave disparità di trattamento dei giovani allievi della formazione professionale rispetto ai coetanei;

–          i finanziamenti che la Regione Siciliana ha stanziato  per l’anno formativo 2014-2015 è  pari a  € 45mila euro per corso a fronte della necessaria, realistica somma di €  115mila euro;

–          ancora, l’affidamento da parte della  Regione Siciliana  a Enti non accreditati per l’obbligo formativo e senza alcuna esperienza  nella formazione di obbligo, di attività corsuali   con inequivocabili dispendi di risorse e sprechi di opportunità di elevare la qualità della didattica nella Formazione professionale.

Signor Presidente, Ella che è Uomo della Legalità, della Giustizia, Arbitro Imparziale, ci aiuti a difendere la nostra Missione Educativa, a consentire che Tutti i Giovani, a Lei carissimi, possano essere Cittadini Italiani messi nella condizione di esprimere la loro Cittadinanza, ci sostenga, affinché noi che abbiamo Scelto per Vocazione Loro e il Loro/Nostro Futuro possiamo non lasciarci abbattere da una “ingiustizia” che non meritiamo!

 La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.

 

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