Attraversamento dello stretto: da giugno si farà “a piedi”

traghettitreniPartirà dal prossimo 15 giugno il “nuovo corso” del trasporto ferroviario sullo stretto di Messina. Un meccanismo che evitando il traghettamento dei convogli di Trenitalia, prevede che i passeggeri in arrivo a Messina e diretti nel continente scendano dal treno salendo sul traghetto a piedi per poi riprendere il viaggio a Villa San Giovanni, e viceversa. Tutto ciò a fronte di un effettivo risparmio di tempo – quello impiegato per il carico e lo scarico dei convogli sul traghetto – ma di un costo più alto dell’intera corsa (si parla di un aumento da 15 a 30 euro per una corsa da Palermo a Roma Termini).

Trenitalia ha già messo in  vendita  i  biglietti  per  oltre  la  metà  dei  treni  a  percorrenza  nazionale  e internazionale  dell’orario estivo di Trenitalia, in vigore dal prossimo 14 giugno 2015. I viaggi ferroviari possono essere acquistati, con un anticipo massimo di 4 mesi, su tutti i sistemi di vendita Trenitalia e nelle agenzie di viaggio convenzionate.  L’apertura alle vendite consentirà di programmare per tempo gli spostamenti di lavoro, le  vacanze  estive  nonché  eventuali  visite  a  Expo  Milano  2015,  in  programma  dall’1 maggio  al  30  ottobre.  Nonché  di  poter  cogliere  la  soluzione  più  adatta  alle  proprie esigenze nell’ampia gamma di prezzi e livelli di servizio disponibili. La  tranche  posta  in  vendita  comprende  240  treni:  142  Frecce,  21  Intercity,  16 Intercity Notte e 61 collegamenti da e per Svizzera, Francia, Austria e Germania, che però stranamente non comprendono la tratta siciliana ma prevedono tutti la partenza da Villa San Giovanni.

Per niente d’accordo con il nuovo corso il Comitato Pendolari Siciliani, che si scaglia contro l’interruzione della continuità territoriale che vedrebbe la Sicilia ancora più isolata dal resto d’Italia, e chiede l’intervento del Sindaco di Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari SicilianiPalermo e Presidente di Anci Sicilia Leoluca Orlando, del Governatore Crocetta e del Ministro ai Trasporti: “Che pensa di fare il Presidente Crocetta? – chiede il Presidente del Comitato Giosuè Malaponti – E il sindaco Orlando dell’aerea metropolitana occidentale, nonché presidente dell’Anci che non ha ancora preso una posizione, non solo nei confronti dei suoi concittadini, ma a difesa e tutela di tutti i Comuni siciliani che rappresenta nelle sedi istituzionali, che si vedranno tagliare fuori e definitivamente da un servizio di trasporto universale che ci finisce di allontanare dal resto d’Italia e che tra l’altro la Costituzione ci garantisce?

Nelle more di un proficuo e tempestivo intervento da parte di chi ci rappresenta, speriamo dall’altro che Ferrovie dello Stato” revochino da subito la decisione di sopprimere, a partire dal prossimo giugno, treni e navi impiegati per l’attraversamento dello Stretto, assicurando una continuità territoriale effettiva tra la Sicilia, l’Italia e l’Europa non mettendo a rischio i posti di lavoro e rafforzando il sistema di trasporto tra le due Italie”.

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