Partiti ieri i treni “veloci” Palermo-Catania, già i primi ritardi e disagi tra i pendolari

treno_minuettoSono partiti ieri, lunedì 4 maggio, i quattordici treni regionali “veloci” che collegano le due città capoluogo Catania-Palermo, sette in partenza per ognuno dei due capolinea, dopo l’inaugurazione in pompa magna alla fine di aprile. La programmazione di Trenitalia prevedeva l’entrata in esercizio di questi treni a fine 2015 con il cambio orario e come offerta commerciale facente del nuovo Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario siciliano, di cui ancora non si conoscono i contenuti. Sono poi entrati in funzione “in anticipo” sulla tabella di marcia – anche se con un reale ritardo dato che i treni veloci dovevano essere messi in circolazione già dal cambio orario del giugno 2013 – grazie o a causa dei problemi di mobilità dati dalla chiusura della A19.

Il Comitato dei pendolari Siciliani ha monitorato la prima giornata e dai dati che hanno rilevato emerge già qualche problema, a partire dal ritardo che alcuni dei convogli hanno accumulato: superiore alla mezz’ora per due corse su quattordici, con un ritardo medio di poco più di dieci minuti.

Diversi i problemi sollevati dai pendolari, ritardi a parte: ad esempio sembrerebbe necessario riformulare l’orario di partenza da Catania del regionale del mattino almeno alle 4.45/4.50 e prevederne l’arrivo a Palermo almeno per le ore 7.30/7.45 per dare la possibilità ai molti pendolari di poter arrivare in tempo nei propri luoghi di lavoro. Problemi nati anche per coincidenze ignorate e fermate cancellate, in particolare da e per Caltanissetta (come la coincidenza a Roccapalumba-Alia con il treno regionale proveniente da Agrigento arrivava a Palermo alle 7.00, e l’abolizione delle fermate di Villalba e Valledolmo creando un duplice disagio ai pendolari della provincia nissena).

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