Stato di emergenza, presentata un’interpellanza parlamentare

viadottoimeraAncora in stallo la dichiarazione dello stato di emergenza per la Sicilia dopo la chiusura della Palermo-Catania. Preliminare è infatti l’istruttoria tecnica da parte della Protezione civile nazionale in collaborazione con quella regionale e solo dopo dopo potrà essere dichiarato da parte del Consiglio dei Ministri lo stato di emergenza. Diverse le forze, politiche e sociali, che stanno tentando di velocizzare il processo affinchè si arrivi il prima possibile a prendere i necessari provvedimenti, quanto mai indispensabili in questa situazione di vera emergenza per l’economia dell’isola.

E’ stata presentata ieri una interpellanza urgente al Presidente del Consiglio Renzi,  in qualità di responsabile della Protezione Civile Nazionale, a firma del deputato Pd Franco Ribaudo affinchè il Governo dichiari immediatamente lo stato di emergenza e intervenga con propria ordinanza di Protezione Civile a favore della Sicilia. E, insieme, la richiesta di una deroga al Patto di Stabilità per quei Comuni che hanno la disponibilità di risorse proprie, limitatamente ai soli interventi per fronteggiare l’emergenza. 48 ore, e la relazione della Protezione Civile dovrebbe essere pronta – almeno secondo le rassicurazioni del governatore Crocetta – a cui dovrebbe seguire, si spera in tempi questa volta celeri, la dichiarazione del Consiglio dei Ministri.

345 i milioni di euro, forse di più, i danni fin’ora causati dal crollo di quel maledetto pilone stimati dalla Protezione Civile Regionale. L’urgenza rimane il ripristino nell’immediato della viabilità soprattutto delle strade provinciali e comunali, oggetto di frane e smottamenti, i cui tempi sarebbero di gran lunga più brevi di quei due anni ottimisticamente preventivati per la demolizione e la ricostruzione del viadotto Imera.

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