Festa del SS. Salvatore alla Torre, un’edizione particolare

02Sono ormai 178 anni che per i cefalutesi il 2 Luglio è un giorno speciale. Giorno di fede e di festa, di preghiera e di allegria, per la festa del SS. Salvatore alla Torre.  Anche quest’anno la buona tradizione  è continuata. Anzi questo sarà forse un anno irripetibile a causa delle tre novità che lo hanno caratterizzato : il restauro della statua dell’altare, eseguito dal prof. Piazza di Lascari – il ritorno dello stendardo, magistralmente creato dalla prof.ssa Patrizia Milazzo  – l’inno nuovo composto appositamente, dal prof. Piazza e dal Maestro Cangelosi Andrea.

Puntuale il 23 Giugno è incominciata la Novena. L’altare,curato da Ludovico Testa, è stato subito un tripudio di luci e di fiori. Vari sacerdoti si sono alternati nei diversi giorni per la recita della Coroncina e per la celebrazione della S. Messa. Alla vigilia, il giro della banda “Pintorno” per le vie della città, ha  predisposto gli animi alla festa.

01Il giorno giovedì 2 Luglio è stato santificato al mattino con la celebrazione di S. Messe e alla sera con la celebrazione all’ aperto. Presiedeva l’Eucarestia il parroco P. Pasquale Pagliuso, insieme agli altri Padri Giuseppini. Poi la processione, salutata alla partenza da un gioioso scampanio e dai “botti”. La vara, ben abbellita con lo sfondo, con i fiori, con le luci, veniva portata a spalla da generosi e robusti devoti che con le splendide magliette azzurre, create per l’occasione, costituivano una simpatica macchia di colore. Ben ordinati, secondo i loro quattro colori, dietro le rispettive bandiere, i bambini dell’ Estate Ragazzi aprivano la processione, intonando gioiosamente i loro allegri canti.

Nelle tre tappe si è pregato per diverse intenzioni. Alla prima tappa, vicino al bar della Stazione, è stata chiesta a Gesù Salvatore la benedizione su tutta la città di Cefalù; alla seconda tappa, nel cortile della  Scuola, la protezione di sui bambini delle Elementari, sui ragazzi delle Medie, sui giovani delle Superiori e dell’Università; alla terza tappa, nel campetto dell’ Oratorio di proteggere sempre tutti i bambini e giovani che lì si recano a giocare. Ritornata alla Chiesa, la processione  è stata accolta da luminosi e fragorosi fuochi d’artificio.

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