E’ stato pubblicato soltanto un paio di giorni fa il bando, aperto esclusivamente ai soggetti autorizzati, per partecipare all’abbattimento selettivo dei cinghiali nei territori ricadenti all’interno dei confini del Parco delle Madonie. Tenendo conto dei tempi burocratici previsti, il piano di abbattimento dovrebbe entrare nella fase operativa non prima della fine del mese di novembre.
Il condizionale è d’obbligo dopo diversi mesi in cui tanto si è parlato di provvedimenti contro il sovraffollamento di questi animali selvatici, causa anche delle loro aggressioni ai danni dell’uomo come quella che ha portato alla tragica morte di un pensionato nelle campagne cefaludesi nel mese di agosto. Dopo la legge approvata d’urgenza dall’Ars poco si è mosso, e il piano di abbattimento, previsto per ottobre, è ancora lontano dal partire.
Secondo il Presidente dell’Ente Parco Angelo Pizzuto, i ritardi sono dovuti a lungaggini burocratiche e alla concessione delle autorizzazioni da parte degli organi predisposti, necessarie per l’inizio della fase esecutiva del piano all’interno dell’area protetta. L’Istituto per la protezione ambientale ha ora dato l’ok, e il decreto regionale ha definitivamente autorizzato la messa in opera del piano, dando il via alla pubblicazione del bando.