Bretella A19. Giannopolo: “L’emergenza non è alle spalle”

Come vi abbiamo già detto nella giornata di ieri, è stata aperta la bretella che ha ricucito la Sicilia dopo il crollo del viadotto Himera dello scorso aprile. Il tratto va dallo svincolo di Scillato sino al viadotto, sarà percorribile anche da mezzi pesanti, i tempi di attraversamento pressappoco si ridurranno a 10 minuti. Pistorio, assessore alle infrastrutture ha annunciato che sarebbe pronto un piano di investimenti per l’ammodernamento dell’autostrada partendo dal completo abbattimento del viadotto seguito dal completo ripristino che, come ipotizzato da Armani, presidente Anas, non avverrà prima del 2018 e costerà circa venti milioni di euro. Tutto ciò sarà anticipato dal rifacimento della Palermo-Catania del prossimo anno. In tutto questo tuona Giannopolo, sindaco di Caltavuturo che con l’apertura della bretella non considera l’emergenza alle spalle considerato il rinvio dell’apertura del tratto autostradale al 2018 e anche per il mancato collegamento che la sua comunità assieme quella di Sclafani Bagni hanno con lo svincolo di Scillato. Queste le parole di Giannopolo: “La bretella A19 è la metafora di una Regione e di uno Stato che non riescono a fermare una frana largamente preannunciata e denunciata in tutti questi anni. Un Italia e una Sicilia che hanno dato prova nelle loro espressioni istituzionali di lontananza dalla realtà e dai problemi delle comunità locali. In questa circostanza vogliamo esprimere un ulteriore sollecito al governo nazionale e regionale, alla Protezione Civile nazionale e regionale, all’Anas nazionale e regionale, affinchè si adoperino per attuare finalmente e in tempi rapidi il Piano della viabilità secondaria di 27 milioni di euro approvato l’8 ottobre scorso e ancora lontano dal produrre i primi pratici e concreti risultati. Solo alla fine dell’attuazione di quel piano si potrà dire che l’emergenza è del tutto cessata”

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