Continua la protesta dei cittadini e dell’amministrazione comunale di Polizzi Generosa contro la decisione di eliminare il presidio del 118 nel comune madonita a causa del venir meno delle “condizioni di criticità che l’hanno vista temporaneamente accolta e della presenza nel comprensorio di altre postazioni di 118 limitrofe.” Già nel mese di dicembre aveva preso piede una petizione popolare, proposta dal sindaco e diretta a tutti i cittadini, ma nessun risultato è stato ottenuto. Ora il Primo Cittadino Giuseppe Lo Verde ha deciso di rivolgersi ai piani alti, con un vero e proprio atto di segnalazione diretto al Prefetto e al Presidente della Regione, dopo la nota di inizio anno in cui l’Assessorato alla Salute nega il mantenimento del presidio sanitario.
“Non si comprende – dice il sindaco – perché territori più piccoli, con minore densità abitativa, meno distanti e con caratteristiche territoriali più favorevoli,vantino all’interno del comprensorio madonita una dislocazione territoriale dei mezzi di soccorso, mentre il comune di Polizzi Generosa che ne avrebbe almeno uguale titolo ne viene privato. Si paga forse lo scotto di non essere espressione della governance regionale e nazionale?”
Secondo quanto riportato dall’amministrazione la postazione del 118 rimane fondamentale: In caso di emergenza e urgenza sanitaria, infatti, il sistema attuale non è in grado di garantire un intervento tempestivo e qualificato, dunque, il trasporto del paziente presso la struttura sanitaria più idonea nel minor tempo possibile in quanto, sia l’ambulanza di Petralia Sottana o di Bompietro (le meno distanti da Polizzi) impiegano più dei prescritti 20 minuti fissati dal DPR 27.3.1992 per raggiungere il comune di Polizzi Generosa, il tutto aggravato dalla situazione precaria della rete viaria.
La necessità di mantenimento andrebbe dunque oltre la situazione contingentale di emergenza verificatasi con il crollo del viadotto Himera e la deviazione della circolazione sulla statale di Polizzi conclusasi con il completamento della bretella Anas, motivo per cui cittadini e amministratori non hanno alcuna intenzione di perdere questa battaglia.