Dall’UE via libera all’importazione dell’olio tunisino

Via libera della Commissione internazionale del Parlamento Europeo all’arrivo nei paesi UE di 35mila tonnellate di olio d’oliva tunisino a dazio zero, per il 2016 e 2017, dopo 12 mesi in cui, solo in Italia, le importazioni dal paese del nordafrica sono aumentate del 520%.

Sul provvedimento hanno espresso forte preoccupazione parlamentari della maggioranza ed dell’opposizione, e le organizzazioni del settore, prima tra tutte la Coldiretti. Il nuovo contingente agevolato  va tra l’altro ad aggiungersi alle attuali 56.700 tonnellate a dazio zero già previste dall’accordo di associazione Ue-Tunisia, portando il totale degli arrivi “agevolati” oltre quota 90mila tonnellate.

Il rischio concreto in un anno importante per la ripresa dell’olivicoltura nazionale è  il moltiplicarsi di frodi, con gli oli di oliva importati che vengono spesso mescolati con quelli nazionali per acquisire, con le immagini in etichetta e sotto la copertura di marchi storici, magari ceduti all’estero, una parvenza di italianità da sfruttare sui mercati nazionali ed esteri, a danno dei produttori italiani e dei consumatori.  Diventa dunque ancora più urgente arrivare all’attuazione completa delle norme già varate con la legge salva olio “Mongiello”, la n. 9 del 2013, dai controlli per la valutazione organolettica ai regimi di importazione per verificare la qualità merceologica dei prodotti in entrata. Ora la parola sul dossier olio tunisino passa alla Assemblea plenaria dell’Europarlamento che dovrà esprimere il proprio parere definitivo sulla proposta della Commissione Europea che inizialmente riguardava il via libera a 70mila tonnellate a dazio zero, poi dimezzate in Commissione Agricoltura.

 

 

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