In manette i ladri del Banco Popolare Siciliano

FOTO 1 All’alba di oggi i Carabinieri nel Nucleo Operativo di Misilmeri e della Stazione di Marineo hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare, a carico di tre soggetti, individuati quali autori della rapina da 32.000 € commessa presso la filiale del Banco Popolare Siciliano di Marineo nel dicembre 2015. Il primo dicembre scorso tre giovani, con il volto coperto da cappucci, occhiali da sole e sciarpe, si erano introdotti nella filiale di Marineo del Banco Popolare Siciliano e con violenza e minacce nei confronti del personale della banca e dei clienti si erano fatti consegnare oltre 32000 € contenuti nelle casse dell’istituto, per allontanarsi in auto e sparire poco dopo.

Oltre quattro mesi di indagini, corredate da intercettazioni, analisi di filmati delle telecamere di sorveglianza, tabulati telefonici e attività di osservazione, controllo, pedinamento e perquisizioni hanno permesso di ricostruire nel dettaglio tutte le fasi della rapina ed individuarne gli autori materiali in: Traina Marco, nato a Palermo il 19 ottobre 1996; Teresi Nunzio Antonino, nato a Palermo il 10 giugno 1988, volto noto alle forze dell’ordine; D’Anna Girolamo, nato a Palermo il 30 gennaio 1981, volto noto alle forze dell’ordine. I tre questa mattina, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in esecuzione dell’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa in data 16 maggio 2016 dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese (PA) su richiesta della Procura della Repubblica di Termini Imerese. Due di loro, fra l’altro, erano già stati tratti in arresto all’inizio dell’anno per una rapina presso una banca in provincia di Trapani e si trovavano già agli arresti domiciliari.FOTO 2

I tre palermitani intorno al mezzogiorno del primo dicembre 2015 erano partiti da Palermo in auto, ed intorno alle 12.30 avevano compiuto la rapina, che si era conclusa in pochissimi minuti fruttando un ricco bottino. L’analisi delle telecamere di sorveglianza dell’istituto e di altri esercizi commerciali del paese, aveva consentito di individuare alcune autovetture che quella mattina si erano mosse per Marineo con tracciati inusuali. Approfondendo gli accertamenti sulle autovetture confrontandole con le immagini della rapina, sono stati individuati alcuni individui, sui quali sono state poi iniziate delle attività di intercettazione telefonica ed ambientale che hanno trovato i riscontri necessari per concludere le indagini. Fondamentale è stata la collaborazione delle vittime, che nonostante la comprensibile paura provata durante la rapina, in sede di sommarie informazioni sono state capaci di fornire dettagliati elementi nella descrizione dei soggetti, dei loro movimenti, dell’accento e dei particolari del loro abbigliamento.

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