Maxi evasione di oltre 4,5 milioni di euro nel settore ittico

guardia di finanzaI militari delle fiamme gialle della compagnia di Caltanissetta al termine di un’articolata e complessa attività di verifica fiscale nei confronti di un soggetto economico sconosciuto al fisco, operante nel settore dell’importazione e del commercio di prodotti ittici dalla Tunisia, hanno scoperto una maxi evasione da oltre 4,5 milioni di euro.

La lente d’ingrandimento dei finanzieri si è soffermata su una società formata da due coniugi di Caltanissetta, risultata essere completamente sconosciuta al fisco, in quanto non aveva mai presentato alcuna dichiarazione fiscale, nonostante la stessa avesse effettuato negli anni, consistenti operazioni di sdoganamento di prodotti ittici per diversi milioni di euro. Le preliminari attività ispettive facevano emergere che i due soci coniugi, di cui uno con il ruolo di amministratore della società, si rendevano irreperibili in Italia, gestendo di fatto l’attivita’ dalla Tunisia e che la sede legale dichiarata non era altro che un mero recapito coincidente con l’abitazione di un loro familiare. Atteso che non vi erano libri, registri e/o altri documenti fiscali, i militari del corpo procedevano alla ricostruzione del volume d’affari conseguito negli ultimi 4 anni, attraverso una stringente collaborazione con diversi uffici doganali italiani, presso i quali la società aveva espletato le formalità di sdoganamento, acquisendo copia delle relative bollette doganali.

Dall’esame della documentazione doganale e’ stato possibile risalire sia ai soggetti vettori che si erano occupati dello stoccaggio, del trasporto e della consegna della merce importata, nonchè dei nominativi di diversi clienti finali destinatari della stessa. 2 l’ausilio di specifiche banche dati in uso al corpo quali quella delle dogane-merce e dello spesometro, permettevano l’individuazione di altri clienti dai quali sono state acquisite le diverse fatture di vendita emesse dalla società negli anni d’imposta controllati. La quantificazione analitica per categoria omogenea dell’ammontare dei prodotti ittici importati e di quella venduta, peraltro documentata dalle fatture emesse reperite, ha permesso alle fiamme gialle nissene la ricostruzione e la determinazione della merce ittica movimentata, la completa constatazione degli elementi di reddito evasi, nonchè la ricostruzione e la determinazione delle imposte che la società aveva occultato e sottratto a tassazione, avendo sia omesso la presentazione delle dichiarazioni fiscali annuali che la tenuta e conservazione della contabilita’ obbligatoria.mercato-pesce

L’attivita’ di verifica esperita dal reparto del corpo permetteva di rilevare una sottrazione all’ imposizione fiscale ai fini IRPEF ed IRAP di ricavi dalle vendite non dichiarati per 4,5 milioni di euro ed un’accertata evasione fiscale di oltre 1,2 milioni di euro di cui 400 mila euro di iva ed 800 mila euro di IRPEF sottratte alle casse dell’erario. A conclusione dell’articolata e complessa attività di verifica espletata, in relazione all’ammontare delle imposte evase e quantificate, veniva tra l’altro effettuata, nei confronti dei coniugi nisseni soci della società, la segnalazione all’autorità giudiziaria per i reati penaltributari di omessa presentazione della dichiarazione fiscale annuale ed occultamento della contabilita’ di cui al d.lgs. 74/2000, nonche’ proposta l’applicazione della misura del sequestro per equivalente. L’autorità giudiziaria inquirente interessata, a conclusione delle indagini preliminari avviate, avvalorava in toto l’impianto accusatorio segnalato dal reparto operante e citava in giudizio nel processo avanti al giudice monocratico del tribunale di Caltanissetta i due coniugi soci della società.

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