Scoperta una piantagione di cannabis durante una battuta di caccia

Un Carabiniere libero dal servizio con la passione per la caccia, durante un battuta ha scorto nella campagne di Mezzojuso tra la macchia mediterranea una piantagione di cannabis, e ha segnalato il tutto ai militari della Compagnia di Misilmeri. In un vasto appezzamento di terra esteso mq 2.000 sito in contrada Farra e nascosta tra una fitta vegetazione è stata trovata una piantagione di “Marijuana” composta da circa 900 piantine di “Cannabis” alte circa 180 centimetri in fase di fioritura dotata di un impianto di irrigazione alimentato da un gruppo elettrogeno a benzina nonché attrezzatura varia per la gestione della coltivazione stessa (concimi, tubi di gomma, impianto di irrigazione con pompa sommersa per pozzo, etc.) Le piante, suddivise in tre lotti, erano state occultate sfruttando la vegetazione al fine di non poter essere individuate dall’alto.

Pertanto i Carabinieri hanno tratto in arresto per il reato di coltivazione di sostanza stupefacente il proprietario del terreno ove insiste la piantagione descritta, Perniciaro Tommaso, nato Mezzojuso classe 1952. A seguito delle indagini i Carabinieri hanno ancora tratto in arresto sempre per il reato di coltivazione di sostanze stupefacenti altri 5 soggetti ritenuti corresponsabili, che si alternavano secondo le seguenti turnazioni 6:00-18: 00 e 18:00-06:00 e tra “i montanti” e “gli smontanti” vi era anche il passaggio del cibo, dolci compresi.

Tra i soggetti addetti alla vigilanza vi erano taluni in possesso del porto d’armi uso caccia e muniti di armi lunghe al fine di confondersi tra i cacciatori che in questo periodo frequentano le campagne ma principalmente per garantire una difesa armata alla piantagione. Le piantine estirpate sono state sequestrate ed inviate presso il laboratorio analisi della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Palermo per il campionamento e gli accertamenti di rito. Anche l’ attrezzatura rinvenuta sul posto è stata posto sotto sequestro. Gli arrestati sono stati tradotti presso la casa circondariale “Cavallacci” di Termini Imerese in attesa dell’ udienza di convalida.

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