Da presidio di eccellenza regionale e nazionale a semplice presidio sanitario di zona. Questa è l’ingloriosa fine a cui l’Ospedale Giglio rischia seriamente di andare incontro secondo i piani dell’assessorato regionale alla sanità. Il primo passo del ridimensionamento potrebbe proprio essere la chiusura del centro nascite del nosocomio, che era stata prorogata fino al 31 dicembre 2016, ma senza ricevere una deroga al provvedimento di chiusura.
Un passo indietro che non potrà che avere serie conseguenze sulla sanità e sull’economia locali. Nella giornata di ieri il Consiglio di Amministrazione della struttura ha incontrato tutti i sindaci delle Madonie che fanno riferimento al Giglio per discutere di questa eventualità.
“Se dovesse andare in porto l’ipotesi di ridimensionamento dell’ospedale di Cefalù il prezzo che pagherà questa struttura sarà altissimo – Lo ha detto il presidente della Fondazione Giglio di Cefalù, Giovanni Albano – Con i sindaci abbiamo voluto condividere le nostre preoccupazioni per il mantenimento dell’offerta sanitaria e dei livelli occupazionali dell’ospedale. Valuteremo insieme al territorio – ha concluso – eventuali azioni da intraprendere qualora le nostre preoccupazioni dovessero concretizzarsi nella nuova rete ospedaliera”.