Gli eroi del lunedì

pendolariIdoli sportivi, personaggi del web, icone della televisione: sono tutti quei nomi che risaltano nei titoli del lunedì mattina. Ma chi sono i veri eroi del lunedì?

Per il bilancio della domenica di campionato, per l’ultimo film uscito nelle sale, per quel video Instagram pubblicato che ha fatto migliaia di visualizzazioni. Oggi è Ciro Immobile, l’attaccante laziale che ieri ha siglato la vittoria della nazionale azzurra contro la Macedonia di Pandev segnando una doppietta (il goal del 3 a 2 è arrivato nei minuti di recupero finali), riparando a una quasi figuraccia internazionale e portandoci al primo posto nel girone condiviso con la Spagna nella corsa alla qualificazione dei mondiali di Russia 2018. E ci sta: neanche il meno affezionato seguace calcistico vorrebbe mai vedere esclusa la propria nazionale dal campionato del mondo. Oggi Immobile segna due volte, domani Donnarumma para un rigore e ci sentiamo tutti un po’ di più “fratelli d’Italia”.

Eppure anche la realtà circostante di ognuno è puntellata di eroi, se non siamo proprio noi stessi, a nostro modo, definibili tali. Eroi sono a pieno titoli quanti si svegliano all’alba ogni mattina, soprattutto il lunedì mattina, per raggiungere il proprio posto di lavoro, eroi sono gli studenti a cui spettano ore di lezione ma sono ancora a bordo del solito treno in ritardo e stracolmo. Eroi silenziosi ma copiosi, che lasciano le proprie case e i propri paesi per spostarsi nei luoghi del quotidiano, quelli che non sempre sono piacevoli e soddisfacenti ma necessari per stare in piedi, per vivere con dignità. Non c’è nessuna memorabilità nelle gesta dei pendolari di ogni giorno o  di chi andrà a lavoro ma anche per queste mese non riceverà uno stipendio. Piuttosto un esempio di virtù, quell’abnegazione e la voglia di non arrendersi mai, nonostante le difficoltà che si moltiplicano. Non è forse questo un eroe?

E’ bello esplodere nell’urlo di gioia che da solo, per il suo colore, abbraccia una nazione intera, mai vorremmo rinunciare a quelle emozioni forti e ogni volta indelebili. Un popolo che si riconosce unito, è un popolo forte. Il caro Immobile, anche lui, è già tornato sui campi verdi per il proprio allenamento e domani le prima pagine saranno già finite nel dimenticatoio, dove finiscono le cose belle ma passeggere, mentre le fabbriche torneranno ad accogliere i propri dipendenti e i treni i propri passeggeri. Gli stessi “fratelli d’Italia”, sempre.

 

Sofia D’Arrigo

 

 

 

 

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