Aereoporto di Palermo, sindacati verso lo sciopero

Prosegue la vertenza dei 350 lavoratori della Gesap, la società che gestisce lo scalo aeroportuale Falcone e Borsellino di Palermo. I sindacati avevano indetto nei giorni scorsi lo stato di agitazione per via “della palese violazione del contratto nazionale messa in atto dall’azienda attraverso il mancato riconoscimento di automatismi e mansioni superiori, e una manomissione dell’organizzazione del lavoro preesistente con l’attribuzione di incarichi identificabili come veri e propri avanzamenti di carriera, senza un criterio selettivo adeguato (anzianità, concorsi interni, ecc.)”.

“L’incontro di ieri ha confermato la scarsa volontà dell’azienda a risolvere la vertenza nonostante le nostre ripetute richieste, a questo punto attendiamo la convocazione del Prefetto,  se  non dovessero esserci segnali diversi, proclameremo presto uno sciopero di tutti i lavoratori dell’aeroporto di Palermo”. Ad affermarlo sono Giuseppe Panettino Filt Cgil, Domenico Perrone e Gaetano Moncada Fit Cisl , Santino Russo Uiltrasporti , Mimmo De Cosimo Ugl e Giacomo De Luca Legea Cisal.

 “Chiediamo da tempo – aggiungono i sindacalisti – chiarimenti sui costi dei servizi esternalizzati, a nostro parere ingiustamente, dato che si tratta di attività svolte finora dai lavoratori come ad esempio la manutenzione e il giardinaggio, affidato a fine ottobre ad una ditta senza comprensibili motivi”. “L’azienda continua ad avere un atteggiamento di chiusura, ieri all’incontro era presente solo il responsabile delle Risorse Umane con pochi intenti di risolvere la vertenza. E intanto crescono i contenziosi legali da parte di tantissimi lavoratori, che chiedono ormai da anni, il riconoscimento dei propri diritti come l’avanzamento delle mansioni” concludono.

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