Fusione Anas-Cas, per il M5s è una truffa

Toni trionfalistici sono stati utilizzati da Governo, Ministri e dagli altri soggetti partecipi per l’accordo firmato martedì tra Anas e Cas per arrivare al gestore unico delle autostrade siciliane, un ente terzo che sarà una nuova società partecipata di Anas e Regione. Ma il Movimento 5 stelle ha subito spento gli entusiasmi sugli annunci fin troppo entusiasti per il nuovo accordo e per la viabilità siciliana tutta.

I Primi dubbi dei pentastellati emergono sulla non fine del Cas al momento della nuova gestione: consorzio che infatti resterebbe in piedi per continuare a pagare debiti – ancora non del tutto quantificati – ma che assommano a circa 500 milioni di euro. Quando l’ente sarà messo in liquidazione, non potendo più contare sulle entrate dei pedaggi che andrebbero in capo al nuovo ente, il debito rischia di ricadere interamente sulle casse regionali.

Un regalo ad Anas quindi? Potrebbe essere, secondo i 5 stelle, dato che l’azienda nazionale resta con un’ampia quota nel nuovo ente, a cui saranno in capo tutte le concessioni esistenti e nuove che saranno applicate sulle autostrade siciliane.

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