Ambiente: i vincitori degli Oscar Green 2016

Da chi ha dato vita ad un orto canterino rasserenante i cui suoni cambiano insieme al clima esterno e a quello interno dell’animo umano a chi trasforma uno scarto aziendale in biocosmetica antispreco a base di prodotti dell’orto. Da chi ha sperimentato con successo la produzione di birra biodinamica al radicchio che viene prodotta seguendo l’influsso della luna secondo rigidissimo disciplinare a chi ha creato dal nulla il primo tessuto alle arance.

Sono questi i sei vincitori del concorso “Oscar Green” 2016, il premio per la creatività d’impresa dei giovani della Coldiretti che testimoniano l’eccezionale spirito imprenditoriale dei giovani agricoltori che con coraggio e passione sfidano la crisi e riescono a fare business. Puntare sul recupero degli scarti aziendali oggi è importantissimo per combattere gli sprechi per questo l’ Oscar green della Coldiretti nella categoria We Green è stato assegnato a Roberto Cerami, giovane imprenditore toscano ha avuto l’originale idea di produrre biocosmetici antispreco.

Essere particolarmente sensibili all’ambiente e alle emozioni che esso trasmette invece ha garantito l’oscar green della Coldiretti nella categoria Paese Amico che va ad un architetto, Francesco Lipari che si è messo a lavoro insieme al comune di Siracusa e a campagna amica per dar vita ad un orto canterino, un vero e proprio giardino interattivo, un paesaggio sonoro che cambia insieme al clima esterno e a quello interno dell’animo umano. il battito cardiaco della persona che si avvicina alle realizzazioni naturali di quest’orto canterino è in grado di influenzarne la melodia, insomma è proprio il caso di dire che l’armonia la sceglie la natura. Nella categoria Social Innovation invece l’ambito premio è andato al campano Giuseppe Giaccio per la sua capacità di coniugare la storia all’innovazione valorizzando le proprietà della mela annurca in una pillola anticolesterolo.

Guardare con un occhio speciale alla luna e le sue fasi ha garantito l’oscar green nella categoria Campagna Amica al veneto Paolo Marangon per l’innovativa produzione di birra biodinamica al radicchio di Treviso, una birra stagionale, che viene prodotta una volta l’anno, seguendo non solo tutto il percorso del radicchio rosso di Treviso che ha un protocollo molto rigoroso ma anche un vero e proprio disciplinare biodinamico che comporta una serie di operazioni, compiute a partire dal campo e fino alla trasformazione, seguendo il calendario astronomico.  Da oscar è anche la sapiente capacità del friulano Cristian Specogna di unire in modo esemplare due eccellenze italiane vino e arte tanto da fargli aggiudicare il premio nella categoria Fare Rete.

Nella categoria impresa 2.terra viene premiata l’entusiasmante modello imprenditoriale di Adriana Santanocito che nella sua Sicilia ha deciso di produrre con enorme successo un tessuto, fresco, nuovo e bizzarro ma anche sostenibile realizzato dagli scarti di arance. Tutto nasce dalla sua tesi di laurea che pian piano diventa un progetto di ricerca e quindi una start up e che oggi è un business e una scommessa di futuro. il progetto è sviluppato insieme al politecnico di Milano che realizza il brevetto che permette di produrre l’orange fiber, una particolare cellulosa estratta dagli scarti di arance in grado di diventare un vero e proprio tessuto agli agrumi.

 

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