Pollina Resort: anteprime di un film già visto

All’inizio della scorsa estate è stata annunciata la riapertura dell’ex villaggio Valtur a Pollina. Il tour operator Aeroviaggi ha acquisito, infatti, per 9 milioni di euro, la struttura turistica che ha preso ora il nome di Pollina Resort. Dopo quattro anni dalla chiusura dunque torna per i turisti, ma soprattutto per il territorio uno dei più importanti complessi per le vacanze della zona. La storia del Resort ha però un suo peso: per anni ha costituito il polmone dell’economia per Pollina, garantendo a diversi cittadini e nuclei familiari un sostentamento economico e rappresentando per molti la possibilità di una formazione lavorativa in ambito alberghiero. Inoltre una certa vivacità nei centri abitati di Pollina e Finale era evidente con il coinvolgimento delle attività commerciali a servizio dei clienti e per il pullulare di turisti durante tutta la lunga stagione caratterizzata dal bel tempo.

Molte sono pertanto le aspettative dei cittadini che guardano con interesse allo sviluppo del progetto dell’imprenditore Antonio Mangia, presidente di Aeroviaggi e madonita d’origine. L’ambizioso piano di ristrutturazione, tra acquisizione e rinnovamento la spesa ammonta a 25 milioni di euro, sta impegnando già da diverse settimane le ditte ingaggiate dall’azienda turistica, ma i primi segnali sembrano positivi, come ha spiegato lo stesso Mangia:“Attualmente  stiamo totalmente ristrutturando l’intero complesso alquanto degradato”. In effetti l’ex Valtur conta ormai diversi decenni di storia a cui vanno aggiunti i 4 anni di chiusura durante i quali la struttura si è usurata ulteriormente. Un’immagine verosimile del futuro Pollina Resort tuttavia è già disponibile per i vacanzieri che tramite l’agenzia raggiungeranno la rinnovata location: secondo quanto dichiarato dal presidente di Aeroviaggi la data di apertura effettiva del villaggio sarà il 9 giugno 2017; anche i numeri sembrano promettere bene poiché la struttura è già piena al 60% e si prevede il pienone con clientela eminentemente italiana e francese.

pollina resortL’altro tema scottante è sicuramente l’ auspicato impiego di manodopera locale. “In questo momento – ha risposto l’imprenditore-  è impiegata manovalanza anche locale; all’apertura  prevediamo l’impiego di manodopera del territorio se qualificata e adatta ai lavori presso una delle più belle strutture d’Italia”. Non solo, a rassicurare i cittadini giungono anche le parole del sindaco di Pollina Magda Culotta: “Il comune ha sottoscritto con Aeroviaggi un protocollo di intesa che raccoglie diversi impegni reciproci fra cui la risposta occupazionale da parte della società prioritariamente alla popolazione locale sia per i lavori di ristrutturazione che per la gestione del complesso turistico”. A destare qualche preoccupazione restano dunque le specifiche qualifiche richieste ai futuri lavoratori come condizione necessaria per l’impiego a dispetto di ogni garanzia di priorità propiziata.  Con le antenne tese anche il sindacalista CISL Uil di Pollina ed ex sindaco Giuseppe Sarrica: “Chiederemo un incontro al presidente Mangia nei prossimi mesi per confrontarci sulle reali possibilità che i lavoratori avranno di beneficiare del rinnovato villaggio. Staremo molto attenti in questo”.

Il tempo passa e i cieli si rincorrono su Pollina, come in un film dalle molteplici sfumature, ma gli attori e le trame sembrano le stesse. Non resta che vedere il finale.

 

Sofia D’Arrigo

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