Rete ospedaliera, Petralia “presidio di zona disagiata”

L’Ospedale Madona dell’Alto di Petralia Sottana sarà presidio ospedaliero di zona disagiata. Questo è quanto contenuto nella proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera siciliana presentato ieri dall’assessore regionale alla Salute Baldo Guicciardi, per quanto riguarda il nosocomio di riferimento delle Alte Madonie. L’Ospedale delle Petralie, come si temeva, non riesce nell’impresa di essere riconosciuto nemmeno come presidio ospedaliero di base, e rimane in piedi solamente per una questione di collocazione in territorio geograficamente svantaggiato.

Probabilmente ha influito in questo caso la decisione di rendere il Giglio di Cefalù ‘Spoke’ di primo livello, con il mantenimento di tutti i reparti e del punto nascite, inferiore soltanto ai grandi ‘Hub’ degli ospedali palermitani Civico, Policlinico e villa Sofia – Cervello. Il Giglio diventa quindi punto di riferimento per tutta la provincia, e per le Madonie in particolare, che vengono però private nei fatti dell’assistenza sanitaria che poteva essere garantita soltanto da uno sviluppo del proprio presidio, e non da un declassamento.

Le Madonie seguono quindi il destino di gran parte delle zone montane d’Italia. considerate dapprima, anche con la strategia Aree Interne, fondamentali per lo sviluppo del paese, ma poi inevitabilmente depauperate dei loro servizi fondamentali.

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