Formazione professionale: una storia infinita

Riceviamo e pubblichiamo le parole dell’avv. Salvatore Passarello, legale dell’associazione Engim Sicilia.

Sono già n. 29 le sentenze con cui il Tribunale di Termini Imerese, nella sua sezione lavoro, nelle persone del dott. Rezzonico e della dott.ssa Gagliano, ha affermato la responsabilità dell’Assessorato Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale della Regione Siciliana nei confronti del centro di formazione professionale Engim Sicilia.

In ciascuna delle suddette pronunce, il Tribunale ha condannato il predetto Assessorato a pagare all’Engim le somme da questo dovute al lavoratore dipendente oltre a rifondere, sempre all’Engim, anche le spese di lite.

Il tutto, in virtù della riconosciuta fondatezza della chiamata in garanzia, di natura impropria, effettuata da Engim Sicilia nei confronti dell’Assessorato Regionale, e “considerata l’essenzialità della formazione professionale ai fini dell’ingresso nel mondo del lavoro e quindi della tutela dei valori costituzionali fondanti la Repubblica (cfr. artt. 1, 4, 34 e 35 Cost.), la già avvenuta erogazione del servizio pubblico formativo da parte dell’ENGIM avrebbe comunque imposto l’erogazione del finanziamento per consentire all’Associazione di far fronte ai propri oneri contrattuali verso i propri dipendenti, e ciò anche nell’ottica dei doveri di buona fede e solidarietà economica e sociale (art. 2 Cost.) (…)”.

In termini economici, le superiori sentenze hanno determinato la condanna in capo dell’Assessorato Regionale Istruzione e Formazione Professionale per un importo complessivo di euro 845.636,38.

L’azione dell’Engim Sicilia per il perseguimento e l’accertamento della verità continuerà con forza e determinazione così come tale è stato l’impegno della medesima in favore dei giovani del territorio cefaludese e madonita cui ha offerto un’opportunità che altri hanno concesso troppo spesso solo a parole.

 

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