Cefalù: dubbi sulla gestione della Fondazione Giglio

Fuori controllo la gestione della Fondazione Giglio di Cefalù. È quanto sottolinea con forza Pietro Pata, segretario regionale Anaao Assomed Sicilia, nel fare riferimento all’audizione dell’8 giugno 2016 in VI° Commissione Legislativa dove il sindacato dei dirigenti medici espresse forti dubbi sulla gestione della Fondazione Giglio, ponendo una lecita perplessità: si tratta di ente pubblico o privato?

Troppe le criticità e le disfunzioni del SSR, spreco di denaro e di risorse, e organici sempre più al collasso, sono le problematiche da sottoporre il 5 luglio all’assessore regionale Baldo Guicciardi. “Attendiamo il 5 luglio – prosegue Pata – per avere “notizie sulla rete ospedaliera”, chiederemo conto del “balletto” dei direttori generali, e del caso/scandalo del “nuovo ospedale di Ragusa”, dell’anomalia della Fondazione Giglio di Cefalù, della stabilizzazione di soli 87 anestesisti a fronte di migliaia di figure da assumere, mentre continuano le barzellette dei “Piani triennali di fabbisogno del personale” da rifare ogni mese e da ultimo, senza più confronto con i lavoratori.”

 La rete ospedaliera è infatti sotto il controllo della Corte dei Conti: il procuratore generale Pino Zingale al termine della sua requisitoria ha asserito che la Rete Ospedaliera sconta inefficienze e costi troppo elevati. La rete ospedaliera per l’emergenza ha garantito le rendite di posizione della sanità privata, colpendo il sistema della sanità pubblica, con interi territori pesantemente danneggiati e con una reale prospettiva di scarsa integrazione ospedale-territorio con un appesantimento dei percorsi assistenziali e delle criticità relative alle patologie tempo-dipendenti. L’assessore regionale all’epoca dell’audizione in Commissione era assente ed oggi alla distanza di oltre un anno, dice che: “la soluzione è vicina, ma l’equivoco resta e comporta grosse spese per mantenere organi non previsti nella gestione della sanità pubblica”.

Vogliamo avere risposte concrete – conclude Pietro Pata – che vadano nella direzione di un assoluto ripristino della legalità (che vadano via i direttori senza titoli!), di una razionale revisione della Rete ospedaliera che non taglieggi più intere popolazioni, di un crono programma certo e immediatamente verificabile delle stabilizzazioni e delle assunzioni del personale sanitario TUTTO”.

 

 

 

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