A Tusa una scoperta importante

E’ stato riportato alla luce, nel corso di una redditizia campagna di scavi archeologici, condotta delle Università di Messina e di Oxford un tempio, attribuito da più fonti ad Apollo. I lavori sono stati effettuati presso il sito della città greco-romana di Alesa nella zona di Tusa. La fase operativa degli scavi è durata circa un mese.

A dirigere le operazioni, giunte ormai agli sgoccioli, sono stati i professori Lorenzo Campagna e Jonathan Prag, coadiuvati dal prof. Alessio Toscano Raffa, in veste di coordinatore. Le strutture del tempio di Apollo, solo parzialmente individuate negli anni Cinquanta del secolo scorso dall’archeologo Gianfilippo Carrettoni, sembrano non essere le uniche ad insistere sulla zona. Pare, infatti, che vi possano essere altri due templi di minori dimensioni. Per effetto di una concessione, della durata complessiva di tre anni, questi, come altri reperti, potranno rappresentare lo sviluppo futuro della collaborazione fra i due Atenei.

“Il ritrovamento del Tempio di Apollo è il giusto premio alla nostra amministrazione che ha voluto che venissero stipulate convenzioni con più Università sia siciliane sia internazionali – ha detto Angelo Tudisca sindaco di Tusa – ho lottato con tutte le mie forze per stipulare le convenzioni convinto che questa fosse la soluzione primaria per la città di Tusa per mettere in luce le numerose ricchezze archeologiche ancora non scoperte presenti nel sito di Halaesa. Come amministrazione abbiamo unito le forze e le risorse, umane ed economiche, per affrontare con un progetto di ricerca pluriennale la conoscenza del patrimonio storico e archeologico del sito di Halaesa, stanziando delle somme e mettendo a disposizione locali comunali per garantire l’alloggio ai numerosi studenti impegnati negli scavi. Siamo consci che valorizzare il nostro patrimonio archeologico contribuirà, altresì, a far crescere le presenze turistiche nel nostro comune, ormai divenuto meta di eccellenza del turismo siciliano. Dopo il tempio di Apollo ci piacerebbe vincere altre sfide come il ritrovamento del Teatro. Per comunicare quanto fatto in questi giorni dalle Università di Amiens, Poitiers, di Oxoford, di Camerino, di Messina abbiamo organizzato per giorno 27 luglio un convegno – ha concluso il primo cittadino – durante il quale i professori delle Università unitamente ai dirigenti del Museo e della Soprintendenza spiegheranno alla cittadinanza quando trovato fino ad oggi e cosa faranno nei prossimi anni”.

Nel corso delle ricerche c’è stata anche la visita delle scuole locali.

POTREBBE INTERESSARTI